Anfore per vino, proviamo a catalogarle

Anfore per vino, proviamo a catalogarle

AGGIORNAMENTO: su segnalazione di una lettrice ho incluso le anfore talha impiegate in Portogallo.


Ho partecipato all’evento “Amphora Revolution”, realizzato da Merano WineFestival e Vinitaly, svoltosi il 7 e 8 giugno alle Gallerie Mercatali di Veronafiere. Erano ospiti oltre 101 aziende produttrici di vino in anfora provenienti da tutta Italia (tutti i dettagli nel comunicato ufficiale che riproduco qui sotto). La soddisfazione degli organizzatori è stata ben espressa quando affermano che sia stato “piantato un seme per il futuro, dando voce a una particolare nicchia dell’enologia”.

Il sottoscritto, invece, ne è uscito con un certo senso di disorientamento, perché non di “anfora” semplicemente si deve parlare ma di una congerie di:

  1. materie prime di origine e vari materiali costruttivi

  2. diverse tecniche di costruzione

  3. pratiche di impiego (dalla fermentazione all’affinamento e conservazione).

Le combinanzioni di questi fattori producono risultati diversi e una classificazione mi sembra si renda necessaria.

Per avere qualche spunto sull'argomento, segnalo questo ottimo pezzo della giornalista vitivinicola Clementina Palese per WineNews.it: “Anfore, non solo uno strumento per la vinificazione, ma sempre più un mezzo di comunicazione”.

Non poco incuriosito dalla “questione anfora”, ho fatto qualche ricerca per cercare di capire quali classificazioni vadano considerate per inquadrare le molte variabili coinvolte nella produzione e impiego delle anfore. Ecco una sintesi dei risultati:

Le anfore di argilla, ceramica e altri materiali simili rappresentano una tecnologia antica ma ancora molto attuale. Le variabili includono il tipo di argilla, la tecnica di costruzione e le modalità d'uso. Ecco una panoramica dettagliata per comprendere meglio la complessità di questi strumenti:

Tipi di Argilla e Materiali

  • Argilla Rossa: Ricca di ferro, dona al vino una leggera ossigenazione.

  • Argilla Bianca: Contiene meno ferro, risultando in un affinamento più neutro.

  • Ceramica: Può essere smaltata o non smaltata, influenzando la permeabilità e l'interazione con il vino.

  • Terracotta: Altamente porosa, favorisce una maggiore micro-ossigenazione.

  • Gres: Meno poroso della terracotta, fornisce un'interazione con l’ossigeno assai più moderata.

Tecniche di Costruzione

  • Modellazione a Mano: Metodo tradizionale che permette una maggiore personalizzazione.

  • Tornio da Vasaio: Permette una costruzione più uniforme e simmetrica.

  • Stampaggio: Tecnica moderna che consente la produzione di massa con uniformità.

Modalità d'Uso

Fermentazione

  1. Anfore interrate

    • Vantaggi:

      • Temperatura costante: L'interramento dell'anfora aiuta a mantenere una temperatura stabile durante la fermentazione, riducendo le variazioni termiche.

      • Microclima controllato: Le condizioni del suolo possono contribuire a un microclima unico, influenzando positivamente la fermentazione.

    • Svantaggi:

      • Logistica complessa: Richiede la preparazione di spazi specifici e può essere difficoltoso accedere alle anfore per monitorare il processo.

      • Manutenzione: L'interramento può complicare la pulizia e la manutenzione delle anfore.

  2. Anfore non interrate

    • Vantaggi:

      • Accessibilità: Più facili da monitorare e manipolare rispetto alle anfore interrate.

      • Flessibilità: Possono essere utilizzate in cantine con controllo della temperatura.

    • Svantaggi:

      • Controllo della temperatura: Richiedono ambienti con temperatura controllata per evitare sbalzi termici che possono influenzare la fermentazione.

  3. Chiusure varie

    • Tappi di argilla: Tradizionali e consentono una certa traspirazione, favorendo la micro-ossigenazione.

    • Tappi di legno: Offrono una chiusura più naturale e possono aggiungere leggere note aromatiche al vino.

    • Tappi moderni (es. silicone): Offrono una chiusura ermetica, prevenendo la contaminazione e riducendo il rischio di ossidazione.

Affinamento

  1. Micro-ossigenazione

    • Interazione con l'aria: L'argilla porosa delle anfore permette una lenta e costante interazione con l'ossigeno, contribuendo a sviluppare la complessità aromatica e la struttura del vino.

    • Benefici per il tannino: Per i vini rossi, la micro-ossigenazione può aiutare a ammorbidire i tannini, rendendo il vino più morbido e piacevole al palato.

  2. Aromatizzazione

    • Note terrose e minerali: L'argilla può conferire al vino caratteristiche uniche, come note terrose e minerali, che arricchiscono il profilo aromatico del vino.

    • Neutralità: A differenza delle botti di legno, le anfore non aggiungono aromi di tostatura o vaniglia, preservando le caratteristiche varietali del vino.

  3. Invecchiamento

    • Affinamento prolungato: Le anfore permettono un invecchiamento lento e costante, favorendo lo sviluppo di aromi complessi e la maturazione dei tannini.

    • Monitoraggio attento: È cruciale monitorare attentamente il processo per evitare ossidazioni indesiderate e garantire che il vino si sviluppi nel modo desiderato.

Approfondimenti Tecnici

  1. Pulizia e Sanificazione

    • Anfore nuove: Devono essere preparate adeguatamente prima dell'uso, spesso con un lavaggio iniziale e un periodo di stabilizzazione.

    • Anfore usate: Richiedono una pulizia rigorosa per prevenire contaminazioni batteriche o muffe. Spesso si utilizzano soluzioni alcaline o acidi leggeri per la sanificazione.

  2. Monitoraggio della Fermentazione

    • Strumenti di controllo: L'uso di termometri, densimetri e altri strumenti di monitoraggio è essenziale per mantenere il controllo durante la fermentazione e l'affinamento.

    • Analisi chimiche: Regolari analisi del vino per controllare i livelli di ossigeno, anidride solforosa e altri parametri critici.

  3. Considerazioni Ambientali

    • Sostenibilità: Le anfore di argilla sono materiali naturali e riciclabili, contribuendo a una vinificazione più sostenibile.

    • Efficienza energetica: L'uso di anfore interrate può ridurre la necessità di raffreddamento artificiale, risparmiando energia.

Esempi Pratici

Georgia (Qvevri)

  • Metodo: Le anfore vengono interrate e utilizzate per fermentare e affinare vini arancioni e rossi, spesso con una macerazione prolungata sulle bucce.

  • Risultato: Vini con note distintive di frutta secca, spezie e una struttura tannica complessa.

Italia (Anfore Etrusche)

  • Metodo: Utilizzate principalmente in Toscana e Sicilia, le anfore etrusche vengono usate sia per la fermentazione che per l'affinamento di vini bianchi e rossi.

  • Risultato: Vini con un profilo aromatico pulito, che esalta le caratteristiche varietali del vitigno e una leggera nota minerale.

Spagna (Tinajas)

  • Metodo: Diffuse soprattutto nella regione di La Mancha, le tinajas sono grandi anfore di terracotta usate per fermentare e affinare i vini rossi e bianchi.

  • Risultato: Vini con una struttura tannica ben integrata e una freschezza mantenuta grazie alla micro-ossigenazione naturale.

Francia

  • Metodo: L'uso di anfore in Francia è più recente e innovativo, con particolare attenzione nella Borgogna per i vini bianchi.

  • Risultato: Vini con una purezza aromatica accentuata, che riflette il terroir senza le influenze del legno.

Portogallo (Talha)

  • Metodo: In Portogallo, le anfore di terracotta chiamate talha sono utilizzate principalmente nella regione dell'Alentejo. La vinificazione in talha risale a oltre 2.000 anni fa e include la fermentazione e l'affinamento del vino nelle stesse anfore.

  • Risultato: Vini che esprimono in modo autentico il terroir dell'Alentejo, con una freschezza naturale e una leggera nota minerale. Le anfore talha permettono una micro-ossigenazione che arricchisce il vino di complessità senza aggiungere sapori estranei.

Innovazioni Moderne

Tecniche di Rivestimento

  1. Smalti Interni

    • Scopo: Ridurre la porosità dell'anfora, controllando la micro-ossigenazione.

    • Vantaggi:

      • Maggiore controllo: Permette di modulare l'interazione del vino con l'ossigeno, evitando ossidazioni indesiderate.

      • Facilità di pulizia: Gli smalti interni rendono le anfore più facili da pulire e sanificare.

    • Tipi di smalti:

      • Smalto ceramico tradizionale: Utilizzato da secoli, offre una barriera stabile.

      • Smalti innovativi: Sviluppati recentemente, includono materiali anti-microbici o specifici per l'enologia.

  2. Trattamenti Superficiali

    • Nano-coating: Rivestimenti nanometrici che offrono protezione senza alterare significativamente le caratteristiche dell'anfora.

    • Sigillanti naturali: Oli e resine naturali che migliorano la resistenza all'assorbimento senza compromettere la traspirabilità.

Materiali Alternativi

  1. Gres Porcellanato

    • Caratteristiche:

      • Bassa porosità: Offre un controllo più preciso della micro-ossigenazione.

      • Alta resistenza: Più robusto rispetto alla terracotta tradizionale, riducendo il rischio di rotture.

    • Impiego:

      • Utilizzato per fermentazione e affinamento, particolarmente in ambienti dove la durabilità è cruciale.

  2. Ceramiche Tecniche

    • Innovazioni:

      • Compositi ceramici: Materiali che combinano argilla e altri componenti per migliorare le proprietà meccaniche e chimiche.

      • Ceramiche a porosità controllata: Permettono di modulare la permeabilità in base alle esigenze specifiche del processo di vinificazione.

Tecnologie di Monitoraggio

  1. Sensori Integrati

    • Tipi di sensori:

      • Sensori di temperatura: Monitorano in tempo reale le condizioni all'interno dell'anfora.

      • Sensori di ossigeno: Misurano i livelli di ossigeno per garantire una micro-ossigenazione ottimale.

    • Vantaggi:

      • Dati in tempo reale: Permettono un monitoraggio continuo e preciso del processo di fermentazione e affinamento.

      • Interventi tempestivi: Facilitano correzioni rapide in caso di deviazioni dai parametri ottimali.

  2. Sistemi di Automazione

    • Automazione del controllo:

      • Sistemi di raffreddamento integrati: Permettono di mantenere una temperatura costante senza la necessità di interrare le anfore.

      • Controllo automatizzato della micro-ossigenazione: Sistemi che regolano l'ingresso di ossigeno in base ai dati raccolti dai sensori.

Pratiche Sostenibili

  1. Produzione sostenibile delle anfore

    • Materiali locali: Utilizzo di argilla e materiali locali per ridurre l'impatto ambientale del trasporto.

    • Processi produttivi a basso impatto: Tecniche di cottura più efficienti e utilizzo di energie rinnovabili.

  2. Riutilizzo e Riciclo

    • Riutilizzo delle anfore: Anfore di alta qualità possono essere utilizzate per molti cicli di fermentazione e affinamento.

    • Riciclo dei materiali: Le anfore danneggiate possono essere riciclate per la produzione di nuove anfore o altri prodotti ceramici.

Sperimentazioni Enologiche

  1. Blend di Materiali

    • Anfore composite: Utilizzo di anfore che combinano argilla con altri materiali (es. vetro o acciaio) per ottenere specifiche caratteristiche desiderate.

    • Multistrato: Anfore con strati interni ed esterni differenti per modulare le proprietà di interazione con il vino.


Comunicato stampa:

L’EDIZIONE ZERO DI AMPHORA REVOLUTION: SPOTLIGHT SUL VINO IN ANFORA CHE HA DISEGNATO NUOVE PROSPETTIVE PER IL FUTURO

L’evento targato Merano WineFestival e Vinitaly, svoltosi il 7 e 8 giugno alle Gallerie Mercatali di Veronafiere, ha ospitato oltre 101 aziende produttrici di vino in anfora provenienti da tutta Italia e ha “piantato un seme per il futuro” dando voce a una particolare nicchia dell’enologia. Interessante occasione di networking tra convegni scientifici e di ricerca, curati dal professor Attilio Scienza, masterclass e tavole rotonde con gli enologi a confronto. Presentata, inoltre, durante l’inaugurazione, la nuova guida ufficiale “The WineHunter Amphora Award 2024” e premiati i WH Amphora PLATINUM Award.
 
Merano (BZ) - Verona (VR), 12 giugno 2024 – Obiettivo raggiunto per Amphora Revolution, il primo evento nazionale e internazionale dedicato ai vini in anfora, nato dalla joint venture tra Merano WineFestival e Vinitaly, che si è svolto il 7 e l’8 giugno nelle Gallerie Mercatali di Veronafiere. La manifestazione, infatti, si è dimostrata un’importante rampa di lancio per una nicchia enologica che ha recuperato una tradizione antica come innovazione. «È stato piantato un seme per il futuro» dichiarano Helmuth Köcher – The WineHunter e patron di Merano WineFestival - e Maurizio Danese – amministratore delegato di Veronafiere, che hanno ideato Amphora Revolution proprio per creare un punto di incontro tra i produttori di vini in giare di terracotta, nonché promuovere e valorizzare questa tecnica antica ma al tempo stesso rivoluzionaria. Qualificate le presenze, sia per quanto riguarda i winelover, molto informati, e gli operatori professionali con buyer e più di 100 giornalisti accreditati: la tendenza ha mostrato un pubblico specializzato e fortemente interessato e preparato al tema, un segnale positivo che sprona però a porsi l’ulteriore obiettivo di coinvolgere una platea sempre più ampia e variegata.
 
LA GUIDA UFFICIALE E LE PREMIAZIONI THE WINEHUNTER AMPHORA AWARD
Nel contesto dell’inaugurazione di Amphora Revolution, venerdì 7 giugno è stata presentata ufficialmente la nuova guida “The WineHunter Amphora Award 2024”, la prima guida dedicata interamente ai vini in anfora ideata da Helmuth Köcher che include una selezione di vini degustati e premiati da una speciale commissione d’assaggio. Con l’occasione, sono stati assegnati i premi WH Amphora Platinum Award, ovvero il massimo riconoscimento possibile, ai vini: REND NEN 2020 Erbaluce di Caluso di Luca Leggero (Piemonte), MIGIU Isola dei Nuraghi 2021 di LE ANFORE (Sardegna), Chambave Muscat 2022 di Rosset Terroir (Valle D’Aosta), Garnellen 2020 di Tröpftalhol (Alto Adige). Assegnati inoltre gli Amphora Wine Packaging, per l’etichetta più rappresentativa a Cielo Sommerso di Tenuta San Marcello (Marche) e Pagus Cerbaia di Poggio al Tesoro (Toscana).
 
WALK AROUND TASTING E QVEVRI WINES
Oltre 101 le aziende produttrici di vini in anfora provenienti da tutta Italiapresenti ai banchi di assaggio allestiti alle Gallerie Mercatali di Veronafiere nelle giornate di venerdì 7 e domenica 8 giugno, a cui si è aggiunta una selezione di etichette georgiane Qvevri Wines, di vini subacquei e prodotti da vitigni antichi, con la partecipazione di G.R.A.S.P.O., Gruppo di ricerca ampelografica sostenibile per la preservazione della biodiversità viticola che identifica, cataloga e vinifica vitigni antichi e minori a livello nazionale e internazionale. Una proposta di eccellenze che ha attirato in particolare un pubblico di appassionati e operatori del settore specializzati e che si è rivelato un’importante punto di incontro e confronto tra aziende vitivinicole, unite dalla stessa curiosità e dedizione per il recupero dell’antica tecnica di vinificazione in anfora. 
 
CONVEGNI E SIMPOSI
Intenso il programma di convegni tecnico scientifici e di ricerca, simposi e tavole rotonde organizzati durante Amphora Revolution ha disegnato nuove prospettive per il futuro dei vini in anfora. Occasioni di confronto, analisi ed elaborazione di dati che hanno evidenziato una tecnologia antica come innovazione e rivoluzione, specialmente in risposta alle sfide dettate dal rispetto della sostenibilità e dai cambiamenti climatici in atto. Il professor Attilio Scienza, presidente del comitato scientifico della manifestazione, ha condotto panel tecnico-scientifici con la partecipazione di: Nereo Pederzolli, dei professori Osvaldo Failla e Raffaele Guzzon, David Maghradze e Steven Batjuk in “The Wine Odyssey – from the past to the future”; il MW Andrea Lonardi, Manna Crespan, Gianluca Telolli, Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi in “GRAPE TRACKER. Vitigni dal passato per vini del futuro”. Successo anche per il panel di ricerca “Evoluzione dei vitigni e delle anfore. Il miglioramento delle varietà georgiane: la selezione clonale e la creazione di genotipi resistenti alle malattie” con Eugenio Sartori di Vivai Cooperativi Rauscedo e il georgiano Steven Batjuk. Alla tavola rotonda “Enologi Italiani a confronto”, condotta da Andrea Radic e Francesca Granelli, hanno partecipato: Elena Casadei (Le Anfore), Michele Bean (Roi Clâr), Francesco Mondini (Etruscanywine), Robin Baum (Winemakersclub Italia), Stefano Parisi (Poggio al Pino 1872) e Josef Reiterer (Arunda). La tavola rotonda “Vini gerogiani: l’origine della viticoltura” ha visto, invece, gli interventi di Carlo Catani e Massimo Palmieri e la moderazione di Helmuth Köcher. Infine, la tavola rotonda “Produttori di anfore” ha visto la partecipazione di Michele Bean (Sirio Anfore), Massimo Carbone (Winejars), Luca Risso (Clayver) e Federico Manetti (Manetti e Gusmano) con Helmuth Köcher e Andrea Radic.
 
LE MASTERCLASS
Dalla teoria alla pratica: le masterclass di Amphora Revolution sono stata preziosa occasione per vivere un’esperienza sensoriale e gustativa che ha condotto i partecipanti in un viaggio nel tempo e nello spazio. “Vini Rossi in Anfora - Un viaggio alla scoperta dei sensi, dal passato al futuro: il confronto” è stata dedicata a sei vini rossi prodotti in anfora - Hadrianum (Abruzzo), Drei Donà (Emilia – Romagna), La lepre e la luna (Marche), Roi Clâr (Friuli), Catabbo (Molise), Terrae Laboriae (Campania) - e moderata dal giornalista e conduttore televisivo Andrea Radic insieme a Simona Geri degustatore, commissario di giurie nazionali e
internazionali, membri della nuova commissione “The WineHunter Amphora Award”. La masterclass “10 Custodi per 10 Vitigni Rari – biodiversità viticola in Italia” moderata da Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi, ha svelato il segreto dell’origine della biodiversità viticola italiana, moderata da Aldo Lorenzoni di G.R.A.S.P.O. Presenti i vini delle cantine: La Chimera (Avanà Metodo Classico), La Rabiosa (Vernazola), Emilio Bulfon (Sciaglìn), In Sordina (Pomella), Santa Maria Valverde (Dindarella), Tenuta La Marchesa (Uvalino), Tenuta di Pietra Porzia (Lecinaro), Terenzuola (La Merla), Sacramundi (Saccola) e Sassotondo (Nocchianello Nero). La masterclass di Roero Bric Castelvey “Territorio unico: Langhe bianco – Langhe Rosso” ha trasportato gli ospiti tra le colline piemontesi con Cristian Gallino. “L’arte dell’anfora: sensazione ed evoluzione del vino bianco in terracotta” ha portato in degustazione sette vini bianchi, espressione della naturalità e della purezza, a cura di Andrea Radic e Simona Geri, delle cantine: Feudo Antico (Abruzzo), Luca Leggero (Piemonte), Petrognano (Toscana), Le Anfore di Elena Casadei (Toscana), Vigne San Lorenzo (Emilia-Romagna), Tenuta San Marcello (Marche) e Tenuta La Regola (Toscana). Infine, “Underwater Wines – Vino Subacqueo: alla scoperta delle profondità della maturazione del vino”, a cura di Andrea Radic, ha proposto una speciale panoramica sul particolare processo di invecchiamento e affinamento sotto il mare con le cantine: Cantine Paololeo (Puglia), Cantina di Venosa (Basilicata), Tenuta del Paguro (Emilia-Romagna), Consorzio AGER Asprino (Campania), Jamin Portofino (Liguria) e Vallecamonica (Lombardia).

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