The Old Vine Conference: azioni globali per la salvaguardia delle viti antiche
Qualche tempo fa vi ho parlato del The Old Vine Registry, un sito web concepito nel tentativo di catalogare tutte le vecchie vigne del mondo. In pratica, si tratta del primo database globale di vigneti storici viventi e in produzione (qui il post su Aristide). Grazie alla possibilità di “arricchire” il databse gratuitamente col proprio contributo di informazioni, i 27 vigneti italiani catalogati all’epoca del mio post sono ora arrivati a essere 40 (qui l’elenco): mi auguro che moltissimi altri vengano registrati da produttori e appassionati italiani, considerato il grande patrimonio di vigneti antichi del quale disponiamo.
In qualche modo collegato a questa meritevole iniziativa, è quest’altra della quale vi voglio parlare: The Old Vine Conference, un'organizzazione no-profit che si dedica alla valorizzazione e alla tutela delle antiche viti e dei vini che ne vengono a tutt’oggi prodotti. Questa organizzazione si impegna a creare un movimento globale che riconosca il valore unico e l'importanza delle vecchie viti.
La missione di The Old Vine Conference è quella di riunire l'industria vinicola e gli amanti del vino per trasformare le sfide che le vecchie viti devono affrontare. L'obiettivo è di costruire una categoria di vino globale per i vini prodotti da vecchie viti, condividere le migliori pratiche, concordare definizioni e implementare nuove strategie dal vigneto al bicchiere. L'organizzazione si impegna a garantire un posto di valore e duraturo per i vigneti antichi all'interno delle realtà commerciali dell'industria vinicola globale.
The Old Vine Conference è promossa da Old Vine Conference Ltd, una società no-profit registrata nel Regno Unito. Gli eventi della serie di conferenze sono gestiti e promossi da Swirl Wine Group Ltd e CoCo PR Ltd. Tra i partecipanti alle conferenze ci sono organizzazioni come il South African Old Vine Project e individui come l'enologo libanese Faouzi Issa.
The Old Vine Conference organizza una serie di conferenze online che esplorano le diverse sfide e barriere che impediscono la redditività rigenerativa delle vecchie viti di alta qualità. Le idee su come affrontare al meglio queste sfide vengono condivise in tutto il mondo. Le conferenze includono discussioni moderate e interviste che esplorano questi temi.
Tutti sono invitati a diventare membri per plasmare l'organizzazione e garantire che sia una forza efficace per gli scopi che si prefigge. I membri possono essere individui, organizzazioni o aziende che condividono la missione e gli obiettivi dell'organizzazione.
Tra le cantine italiane che hanno già aderito troviamo Benanti, Castellare di Castellina, Col d'Orcia, Cusumano, El Zeremia, Feudi di San Gregorio, Fratelli Addimanda, Gini, I Custodi dell’Etna, I Vigneri, Roeno, Tenuta Sette Ponti, Vallepicciola, Villa Bogdano, Vinchio Vaglio.
Tra le personalità del giornalismo ed editoria vinicola molto nota nel nostro paese, c’è Michèle Shah la quale cura il ruolo di Regional Ambassador per l'Italia. Shah ha promosso e sostenuto i vini italiani per più di 30 anni. Gli ambasciatori regionali della Old Vine Conference sono importanti sostenitori del patrimonio e dei vini delle vecchie vigne. Hanno un interesse di lunga data nel promuovere il profilo e il valore del patrimonio delle vecchie vigne. Tra di loro ci sono viticoltori, enologi, scrittori di vino, Masters of Wine e professionisti del marketing.
A breve - dal 19 al 20 Ottobre 2023 - si terrà la 5 edizione della conferenza online, che potrà quindi essere seguita comodamente da casa. Il programma definitivo è in via di completamento e tutti i dettagli della conferenza sono consultabili qui, insieme al modulo per la registrazione.
AGGIORNAMENTO (25 Ottobre 2023)
La diretta on-line della scorsa settimana è stata un successo. Gli organizzatori della Old Vine Conference hanno registrato olltre 500 partecipanti ai due giorni con 26 relatori provenienti da 12 Paesi diversi. Le registrazioni video di tutte le sessioni di entrambe le giornate sono ora disponibili in modalità on-demand qui:
www.oldvines.org/on-demand.
