Francia, l'estinzione del produttore per hobby
In Francia, la silenziosa scomparsa in venti anni (1995-2016) di circa 90 mila aziende vitivinicole commerciali (imbottigliatori e produttori di uva per terzi), ha trascinato con sé pure il drammatico ridimensionamento dei produttori non-commerciali/hobbisti (in sostanza, coloro che producono il vino per sé), passati da 130.000 a 10.000.
E’ un’immagine interessante, oltre ché spaventosa, del declino dei consumi di vino in Francia visto dal lato dell’offerta, rilanciata dalla American Association of Wine Economists - AAWE sui dati forniti da FranceAgriMer.
Un mercato che si restringe comporta sempre una qualche forma di selezione naturale: i dati francesi confermano che tale selezione ha lavorato duramente, colpendo sia i produttori commerciali che gli hobbisti.
Chissà se anche in Italia questi fenomeni siano in corso. In ogni caso, nessuno ne parla.
Ecco il commento originale pubblicato dalla AAWE:
Stunning: The silent disappearance of non-commercial hobby-family winemakers in France [between 1995 and 2016, numbers have dropped from 130,000 to 10,000] reflects a cultural paradigm shift. Seems, growing a few grapes & making some wine is not the preferred leisure activity anymore.