Come annunciato, ho seguito il WITS - Wine Industry Technology Symposium,
incontro annuale degli operatori interessati alla convergenza
tecnologica tra l'Information Technology e il mondo del vino.
In un prossimo post vi racconterò qualcosa dei contenuti di questo seminario (sono ancora in California mentre scrivo). Uno dei fili conduttori di questi giorni trascorsi parzialmente in vacanza e parzialmente a contatto con il business del vino californiano si chiama iPhone 3G. Il "telefono-non-solo-telefono" di Apple, venduto in un milione di pezzi nel primo week-end di uscita sui mercati, rischia di portare notevoli cambiamenti e innovazioni anche nel mondo del vino.
Ne ho parlato al WITS con Tim Elliot, autore dei blog WineCast e Acan Media, subito dopo il suo intervento alla sessione dedicata al "Wine 2.0".
Tim Elliot ha appena pubblicato un post su "iPhone Wine Apps", ovvero le applicazioni realizzate per iPhone e dedicate al mondo del vino, che mi consente cordialmente di riprendere qui su Aristide.
Una delle maggiori innovazioni introdotte nel nuovo iPhone è senz'altro la possibilità di caricare dei programmi realizzati da terzi, che eseguono applicazioni tra le più svariate.
C'era molta curiosità nell'ambiente qui in California (al WITS e al seminario di Inertia Beverage Group), e non solo qui, di vedere quali sarebbero state le prime idee in argomento "vino" a sbocciare su App Store, il portale di Apple per la distribuzione e vendita di questi programmi.
Le applicazioni rintracciabili, al momento in cui scrivo, sono:
- Wine Log, è un semplice programma per annotare informazioni sui vini degustati, senza poter aggiungere molte altre informazioni che un wine lover giudicherebbe essenziali. Prezzo: $2,99, al momento è disponibile solo nello store USA.
- Wine Snob, è un'applicazione valida dal punto di vista educativo, quindi adatta a consumatori non particolarmente esperti. Completo di terminologia del vino, abbinamenti vino-cibo e altre informazioni. Prezzo: €2,39.
- Evernote, non è un'applicazione pensata appositamente per il vino, ma può essere utile per molti di noi. Consente di prendere appunti scritti, allegando foto dalla telecamera integrata nell'iPhone e una registrazione audio direttamente dal microfono integrato. Rientrati alla base, è assicurata la sincronizzazione con l'applicazione sul proprio computer. Per i wine lover o wine blogger sempre attenti a prendere nota dei vini che capita degustare on the road... Prezzo: applicazione gratuita.
- Wine Pad, ultima novità, è "l'applicazione iPhone per i wine geek", come dichiara il suo sviluppatore. Al contrario di Evernote, questa è appositamente pensata per chi vuole prendere annotazione e avere memoria dei vini degustati: appunti, foto, categorizzazione, funzioni di ricerca. E' la più "costosa" del lotto, ma sembra essere la più interessante. Prezzo: €3,99.
Come osserva anche Tim Elliot, ancora non sono approdati alla piattaforma applicativa di iPhone importanti produttori di contenuti come Snooth o VinCellar, o Wine Spectator nella sezione "Ratings", aggiungo io, che da tempo propone la consultazione del proprio database di degustazioni sui più diffusi computer palmari.
Nella tipologia "wine ratings", esiste un primo sito web "ottimizzato" per sistemi mobili e quindi anche per iPhone:
- Nirvino To Go (versione beta) contiene circa 800.000 schede di degustazione con 1 milione di abbinamenti vino-cibo. Attualmente la consultazione è gratuita.
E' solo questione di tempo e i big player del vino online arriveranno anche loro su iPhone: immaginate quanto sia attraente poter consultare recensioni sul vino che state per scegliere al ristorante, o individuare le cantine visitabili nella regione, ecc.
Realizzare applicazioni per iPhone non è complicato. Pubblicare contenuti in forma di applicazioni per questo strumento, vuol dire avere accesso a un'ampia base di clienti (meno ampia - per adesso - di chi usa gli smart-phone di Nokia, o basati su sistema operativo Windows Mobile o Palm), raggiungibili attraverso il sistema di distribuzione online di App Store, integrato nella piattaforma di iTunes, ovvero il luogo online dove tutti questi consumatori si collegano facilmente per aggiornare il proprio iPhone, scaricare musica e da ora anche le applicazioni.
Inoltre, potete distribuire gratuitamente o a pagamento il vostro software: Apple non richiede altro che una percentuale del 30% sul prezzo di vendita di ogni singola applicazione. Al marketing e alla realizzazione del catalogo delle applicazioni pensano loro, voi dovete solo realizzare e mettere online il vostro programma.
Aristide stesso non vuole far mistero di essersi da tempo registrato alla comunità degli sviluppatori iPhone: chi di voi lettori volesse ragionarci sopra e scambiare privatamente informazioni per realizzare applicazioni sul mondo del vino italiano per iPhone, mi contatti via email qui.
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Le immagini di questo post sono tratte dal sito Nirvino-To-Go e Wine Snob.