Fa sempre piacere sentire parlare di formazione professionale, soprattutto nel mondo del vino. Ogni iniziativa in tal senso è la benvenuta, qui su Aristide. Vi segnalo, quindi, che oggi prendono l'avvio alla Casa del Vino di Soave una serie di corsi di formazione specifici, denominati Rural Tour, nell’ambito del programma dell’Unione Europea INTERREG, dedicato alla promozione dello sviluppo del turismo rurale integrato nell’area dell’Europa Centro Orientale:
"Il progetto, di cui la Regione del Veneto è coordinatrice, e al quale partecipano altre cinque regioni (per l'Italia anche l'Emilia e Romagna, n.d.r.) appartenenti ad Austria, Polonia, Ungheria e Croazia, nasce con l’intento di proporre nuovi modelli di sviluppo delle aree turistiche rurali a margine del turismo di massa e punta a definire azioni strategiche per creare e promuovere collegamenti tra le attività presenti in loco, incentivando lo sviluppo di nuovi servizi".
Di seguito maggiori dettagli sui corsi.
Ecco il testo del comunicato stampa ufficiale:
A scuola di eccellenza sulla Strada del Vino Soave
Al via oggi i corsi di formazione voluti dalla Regione Veneto per il progetto INTERREG destinati ad operatori di settore per proporre nuovi modelli di sviluppo turisticoComunicato Stampa n°13/2008 del Consorzio per la tutela vini Soave e Recioto di Soave
Parola d’ordine: formazione. E proprio per questo la Casa del Vino di Soave - la struttura nel centro storico dell’antico borgo medievale a Est di Verona a cui fanno riferimento il Consorzio Tutela Vini di Soave, il Consorzio Tutele Vini Lessini Durello, la Strada del Vino Soave e la Strada del Vino Lessini Durello – è stata recentemente selezionata dalla Regione Veneto quale sede ideale per attivare dei corsi di formazione specifici, denominati Rural Tour, nell’ambito del programma dell’Unione Europea INTERREG, voluto per promuovere lo sviluppo del turismo rurale integrato nell’area dell’Europa Centro Orientale.
Il progetto, di cui la Regione del Veneto è coordinatrice, e al quale partecipano altre cinque regioni appartenenti ad Austria, Polonia, Ungheria e Croazia, nasce con l’intento di proporre nuovi modelli di sviluppo delle aree turistiche rurali a margine del turismo di massa e punta a definire azioni strategiche per creare e promuovere collegamenti tra le attività presenti in loco, incentivando lo sviluppo di nuovi servizi. Le strategie messe appunto dal progetto sono state applicate sul territorio veneto durante la realizzazione di un’azione pilota nell’area della Lessinia.
Tra le attività proposte grande importanza hanno i corsi di formazione rivolti ad imprese, associazioni e rappresentanti degli enti pubblici locali dell’area per accrescere le competenze di questi operatori e per fornire loro nuovi strumenti conoscitivi.
I corsi sono a cura della Regione Veneto, della Strada del Vino Soave, della Strada del Vino Lessini Durello e vedono la collaborazione del Consorzio per la tutela del Formaggio Monte Veronese Dop.Le lezioni, che partono oggi lunedì 3 marzo, avranno luogo tutte all’interno della Casa del Vino di Soave. Gli argomenti che saranno trattati nelle 14 giornate riguarderanno l’affinamento della conoscenza della cultura enogastronomica locale; la tecnica di comunicazione e accoglienza; la storia del territorio e dei luoghi; la promozione turistica via internet dell’azienda e del territorio stesso. I relatori dei corsi sono Giovanni Viganò, docente di Organizzazione e Programmazione Territoriale all’Università Bocconi di Milano; Massimiliano Bertolazzi, professore e ricercatore storico; Fabio Piccoli, giornalista de L’Informatore Agrario; Angelo Peretti, giornalista de L’Arena; Maurizio Balestrieri, docente di Materiali e Metodi per la Comunicazione nel Settore Vitivinicolo dell’Università di Padova, facoltà di Agraria; Antonio Di Lorenzo, giornalista de Il Giornale di Vicenza; Diego Lonardoni, direttore del Parco della Lessinia e Ugo Sauro, sempre del Parco della Lessinia.
La casa del Vino di Soave non è nuova ad attività di formazione. La struttura infatti, da oltre 10 anni è attiva sul territorio per promuovere e valorizzare la denominazione del Soave e del Lessini Durello e la formazione degli operatori di settore rappresenta un ulteriore passo avanti lungo il percorso dell’eccellenza produttiva e della capacità di accoglienza. Strumento principale, alla base di qualsisia attività all’interno della denominazione, è il paesaggio che oggi più che mai diventa il mezzo di lavoro principale non solo per produrre vino ma anche per garantire il buon funzionamento di un indotto economico, che alla sola voce turismo lo scorso anno nell’Est Veronese ha fatto registrare quasi 400mila arrivi e oltre 1 milione di presenze.
Ufficio Stampa Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave:
Lucia Vesentini
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