Chips, ecco il testo del decreto De Castro
"Stop al 'vino pinocchio', quellofatto utilizzando trucioli di rovere per l'invecchiamento, per i vini a denominazione DOC e DOCG".
Così recitava lo scorso 2 novembre il testo del comunicato del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, annunciando che il ministro Paolo De Castro aveva appena firmato un decreto che vieta l'uso dei pezzi di legno di quercia (alias chips) nell'elaborazione dei vini di qualità DOC e DOCG.
Nel frattempo, il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14.11. Potete leggere il testo del decreto qui di seguito (un altro "Servizio Pubblico" di Aristide). Vi posso confermare che dalla lettura si osservano due fatti:
- non ci sono sorprese circa quanto annunciato dal ministero, cioè i chips sono effettivamente vietati nella vinificazione di vini DOC e DOCG;
- non vi è alcuna indicazione, disposizione, sollecitazione, regolamentazione, riguardante il dichiarare nell'etichetta della bottiglia l'uso di chips impiegati nella vinificazione delle altre tipologie di vini, cioè i vini IGT e da tavola.
Amen.
I distratti o i nuovi arrivati su questo blog, possono leggere come la pensa Aristide circa i trucioli, detti anche chips. L'iniziativa Chips Free pertanto prosegue. Maggiori dettagli e l'elenco delle prime aziende aderenti nel sito Internet aperto da poche ore: www.chipsfree.it .
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 2 novembre 2006 - "Divieto dell'uso dei pezzi di legno di quercia nell'elaborazione dei vini di qualita' prodotti in regioni determinate (V.Q.P.R.D.)".
Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 14-11-2006
IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Visto il regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio del 17 maggio
1999 relativo all'organizzazione comune del mercato vitivinicolo;
Visto il regolamento (CE) n. 2165/2005 del Consiglio del
20 dicembre 2005 recante modifiche al citato regolamento (CE) n.
1493/1999 e con il quale, in particolare, all'allegato IV, punto 4,
e' stato inserito, tra le pratiche e trattamenti enologici che
possono essere utilizzati nella Comunita', l'uso di pezzi di legno di
quercia nella lavorazione dei vini;
Visto il regolamento (CE) n. 1507/2006 della Commissione
dell'11 ottobre 2006 recante modifica del regolamento (CE) n.
1622/2000, del regolamento (CE) n. 884/2001 e del regolamento (CE) n.
753/2002, concernenti talune modalita' d'applicazione del citato
regolamento (CE) n. 1493/1999, con il quale sono state stabilite le
modalita' di impiego dei pezzi di legno di quercia nell'elaborazione
dei vini e le relative modalita' di designazione e di presentazione
dei vini cosi' trattati;
Visto l'art. 57, paragrafo 2, del citato regolamento (CE) n.
1493/1999 che prevede che gli Stati membri possono stabilire, per i
vini di qualita' prodotti in regioni determinate prodotti nel loro
territorio, condizioni di produzione, di elaborazione e di
commercializzazione complementari o piu' severe;
Vista la legge 10 febbraio 1992, n. 164, recante nuova disciplina
delle denominazioni d'origine dei vini;
Visti i decreti con i quali sono stati approvati o modificati i
disciplinari di produzione dei vini D.O.C.G., D.O.C. italiani;
Considerato che le produzioni agroalimentari di qualita'
costituiscono un patrimonio irrinunciabile per l'Italia e che bisogna
tutelarne sia la loro qualita' intrinseca, sia l'immagine;
Ritenuto di dover evitare che la citata pratica dell'uso di pezzi
di legno di quercia sia generalizzata per tutti i vini prodotti sul
territorio nazionale e che, pertanto, l'uso di tale pratica sia
escluso per i vini D.O.C.G. e D.O.C.;
Decreta:
Articolo unico
1. L'uso di pezzi di legno di quercia, di cui al disposto
dell'allegato IV, punto 4, lettera e) del regolamento (CE) n.
1493/1999 del Consiglio, cosi' come modificato con il regolamento
(CE) n. 2165/2005 del Consiglio, e di cui al regolamento (CE) n.
1507/2006 della Commissione concernente le modalita' d'impiego della
predetta pratica enologica, e' vietato nell'elaborazione dei
V.Q.P.R.D. italiani.
Il presente decreto sara' inviato all'organo di controllo e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 2 novembre 2006
Il Ministro: De Castro