Patto per la Pizza?! Piuttosto boicottiamo le pizzerie!
Facciamo una disgressione sul mondo del cibo parlando di pizzerie.
Ieri sera, a tavola in un agriturismo (!) con amiche e amici vecchi e nuovi, abbiamo discusso sul tema "caro-pizza" affrontato in TV a "Porta a Porta" dell'altra sera. Non abbiamo visto la trasmissione perchè, da tempo immemorabile, siamo esenti da tali sindromi di auto-flagellazione televisiva che gli italiani si impongono, a quanto pare, in grande numero e frequenza: tutti parlano male di Bruno Vespa, tutti guardano Bruno Vespa in TV. E' l'Italia, bellezza...
Della questione ne parla Paperogialloblog, il blog di Stefano Bonilli, anzi il blog del Gambero Rosso (da lui diretto). Bonilli, ospite della trasmissione insieme al presidente della Confcommercio, Sergio Billè, ci racconta in questo post dello "scellerato" Patto della Pizza, proposto da Bruno Vespa.
Ecco di cosa si tratta: "...fare due o tre giorni alla settimana, in tutte le pizzerie italiane, "Il Patto per la Pizza" cioè una margherita più un bicchiere di birra o coca cola più un caffè a 7,50 euro. La proposta verrà fatta pubblicamente nel corso dell'assemblea della Confcommercio del 2 e 3 luglio."
Ma che bella pensata consociativa!
Supportato dalle amiche e amici riuniti in consesso alternativo ieri sera, Aristide propone il boicottaggio delle pizzerie.
Tale boicottaggio può essere attuato in due forme:
- Totale: evitare di mangiare in pizzeria.
- Solo il crollo della domanda induce alla revisione dei prezzi. L'economia è fatta dai rapporti di forza, care anime belle consociative.
- Parziale: ordinare solo Pizza Marinara. Aristide lo fa già da qualche tempo. E' la pizza meno costosa della carta, pur godendo della certificazione UNI 10791:98 (insieme alla Margherita) di "Verace Pizza Napoletana Artigianale" - chi di voi ha mangiato mai una pizza UNI 10791:98 o abbia individuato un locale che la produce "a norma", si consideri fortunato... - oltre che della Certificazione Comunitaria UE S.T.G. (Specialità Tradizionale Garantita).
- Con la Marinara, inoltre, eviterete le gustose mozzarelle al polipolimero che abitualmente ci rifilano, ma difficilmente scanserete la pasta realizzata con farine addittivate per la lievitazione diretta, gli oli d'oliva di dubbia provenienza, certe passate di pomodoro che "è meglio lasciar perdere...". Le pizzerie fanno scandalo non solo per i prezzi, ma soprattutto per la qualità!
Aristide sogna pizzerie gourmand con solo tre pizze nella carta: Marinara e Margherita nelle due versioni con mozzarella di bufala o vaccina. E poi il vino, l'accompagnamento ideale per la pizza. Poter degustare la pizza con una successione di calici di vini bianchi secchi, aciduli e freschi, rosé, possibilmente dei terroir affini alla pizza, ma perfino i discussi accostamenti con il Prosecco.
Esistono locali simili in Italia? Chi li conosce?
Il "Patto per la Pizza" non serve a risolvere il problema, come mi pare riconosca anche Stefano Bonilli.
Dunque, boicottiamo le pizzerie.