Bianchi freschi e bianchi evoluti, divertimento assicurato
Invitato dall’'Associazione Strada del Vino Soave all’evento “Soave Seven”, ho partecipato a una degustazione libera di vini Soave di una ventina di cantine, convocate allo scopo di comparare le annate 2021 e 2015 o annate precedenti.
L’ospite di eccezione della serata è arrivato dalle pendici dell’Etna, Marco Nicolosi proprietario di Barone di Villagrande, con il suo Etna Bianco Superiore 2021 e 2015 di grande eleganza e freschezza. Marco Nicolosi è una “vecchia” conoscenza sin dai tempi della creazione di Vulcania, l’innovativo ed eterogeneo gruppo di denominazioni vinicole “vulcaniche” italiane, all’epoca costituita dal Consorzio del Soave per iniziativa dell’allora direttore Aldo Lorenzoni.
Bellissimi assaggi, diciamolo subito.
E chi avesse mai pensato ad un evento del genere solo una decina di anni fa, non solo si sarebbe preso del matto, ma avrebbe anche faticato a radunare più di tre cantine con prodotti di quelle età e disponibili per la degustazione.
Segno di una indiscutibile crescita, sia nella qualità complessiva che nella focalizzazione del progettare una piccola parte della produzione di vini Soave per poterli apprezzare dopo almeno 6/7 anni di evoluzione, alzandone così il valore della percezione qualitativa del lavoro in vigna e in cantina.
Molto bravi ed evviva il Soave di annata!