Felix Austria con il Grüner Veltliner

Felix Austria con il Grüner Veltliner

Il cru Achleiten, Weissenkirchen, nella regione Wachau in Niederösterreich
Copyright: © AWMB / Gregor Semrad

Bella gerant alii, tu felix Austria nube.
Nam quae Mars aliis, dat tibi diva Venus.
 
Le guerre le fanno le facciano gli altri, tu, Austria felice, sposati.
Infatti, ciò che agli altri dà Marte, a te lo dà la dea Venere
 
Mattia Corvino, Re d'Ungheria (1458-1490) - Wikipedia


La Storia andò diversamente, ma di quel sentimento di felice superiorità i nostri attuali amici austriaci conservano se non altro la fortuna regalata a loro da Bacco. Ogni volta che ci si avvicina al loro mondo del vino, non manca l'occasione di constatare con quale consapevolezza, leggiadra serietà e competenza, siano stati capaci di conservare, valorizzare e rilanciare il loro patrimonio vitivinicolo. Reduci da una violenta crisi economica che - come in Italia - annichilì il settore del vino negli anni 1985/86, hanno saputo rialzarsi, organizzarsi e lanciarsi nel mercato globale, conservando e aggiornando le loro tradizioni, puntando tutto sulla scienza agronomica e la formazione del loro capitale umano. Non c'è paese in Europa, mi sento di dire, così abilmente capace di trasmettere un'immagine di professionalità sorridente, direi allegra, di certo non seriosa e auto-compiacente, come gli austriaci.

Ecco perché ogni opportunità per farsi accompagnare nella conoscenza dei loro territori e dei loro prodotti è preziosa, come la serata organizzata da AIS Verona/Veneto (un caloroso grazie a Paolo Bortolazzi e Franca Bertani, e vivissimi complimenti a tutti i sommelier che hanno contribuito alla riuscita dell'evento) per una degustazione di 15 versioni di vini dal vitigno principe in Austria, il Grüner Veltliner.

Da sinistra: Franca Bertani, Paolo Bortolazzi, Helmut Knall, Willi Klinger

Da sinistra: Franca Bertani, Paolo Bortolazzi, Helmut Knall, Willi Klinger

Due le nostre guide: Willi Klinger, Direttore dell’Austrian Wine Marketing Board, l'agenzia di promozione nazionale dei vini austriaci, e Helmut Knall, giornalista enogastronomico e scrittore, curatore della selezione dei vini proposti durante la serata, tutti e solamente a base di Grüner Veltliner.

Questo vitigno assomma il 30% circa della produzione austriaca, per questo può ben vantare il primato di essere considerato il vino bianco austriaco da uve autoctone per eccellenza.

Le analisi del DNA hanno rivelato che il Grüner Veltliner è un incrocio spontaneo tra Traminer (Savagnin) e una sconosciuta varietà individuata in un'unica pianta a Sankt Georgen am Leithagebirge, vicino a Eisenstadt nel Burgenland [fonte: "Wine Grapes"]. Questa pianta ha un profilo del DNA unico e all'epoca della scoperta (2007) era l'unico esemplare esistente di questa varietà. Questa pianta è stata dichiarata "monumento naturale nazionale" (!), e si è provveduto alla sua propagazione, assegnandole il nome St. Georgener; nelle prossime settimane verrà presentato un vino prodotto con questa varietà "genitore" del Grüner Veltliner.

Questo vitigno è particolarmente diffuso nelle regioni nord-orientali, Niederösterreich e Burgenland. E' fertile, la resa va pertanto contenuta, prospera sui suoli con profondi strati di löss, una roccia sedimentaria del Quaternario molto diffusa sui rilievi del Niederösterreich (qui una guida ai suoli strepitosamente ben realizzata da Austrian Wine).

Le uve sono eclettiche nel produrre vini dalle diverse caratteristiche qualitative, dove rese, esposizioni e suoli sono determinanti. In particolare, sono molto apprezzati i vini speziati e pepati con note fruttate di pesca e albicocca.

E nella selezione curata e presentata da Helmut Knall abbiamo avuto diversi esempi di queste caratteristiche, rappresentati nei vini provenienti dai territori di Niederösterreich, Kamptal DAC, Kremstal DAC, Wachau, Wagram, Weinviertel DAC, Wien (qui una guida).

Mappa del Niederösterreich - Copyright: © AWMB  (cliccare sulla mappa per ingrandire)

Vini

I vini, 12 su 15 tappati a vite (l'85% della produzione austriaca usa questa chiusura da diversi anni), sono stati presentati in 5 diversi flight tematici, escluso lo spumante Sekt impiegato per il brindisi di apertura della degustazione.

Qui sotto potete vedere le etichette in ordine di presentazione (cliccare per ingrandirle):

Ecco alcune note molto sintetiche (il Grüner Veltliner qui è abbreviato in GV):

  1. Steininger GV Österreich Sekt 2015 - uve allevate su suolo di löss, lavorato in metodo classico, bella crema al naso, di leggera consistenza ⭐️⭐️⭐️
  2. Zöhrer GV Ried Kremser Sandgrube “Sand 1” Kremstal DAC Klassik 2016 - Nota: con il termine Ried viene indicato il cru seguito dal nome del vigneto. Ancora crema al naso e in bocca, sapido e fresco, lungo, piacevole ⭐️⭐️⭐️⭐️
  3. Taubenschuss GV Ried Hermannschachern Weinviertel DAC 2016 - suoli granitici e calcarei, bel frutto molto fresco, sapido, leggermente speziato, di ampio spettro gustativo, piacevolmente saporito ⭐️⭐️⭐️⭐️
  4. Urbanihof GV Ried Brunnthal "Wagramer Selektion" Wagram 2016 - lavorato in acciaio e botti grandi esauste e neutre. Vino biologico da suolo löss, ancora crema ma più complessa e ricca, vino fine, lunghissimo, dalle grandi potenzialità di evoluzione ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  5. Ott Bernhard Ried Feuersbrunner Rosenberg "1ÖTW" Wagram 2016 - Löss nei rilievi e ghiaia fluviale nella piana verso il Danubio, vino da uve biodinamiche, profilo assai minimalista, molto sottile, fruttato ⭐️⭐️⭐️1/2
  6. Domäne Wachau GV Ried Achleiten Wachau Smaragd 2016 - uve allevate su roccia cristallina (smaragd - smeraldo) in questo cru Achleiten (quello della foto di apertura del post), prodotto da una grande cooperativa che visitai nel 2010, il cui direttore generale, Roman Horvath, è un Master of Wine. Speziatura fine, lunga persistenza ⭐️⭐️⭐️⭐️
  7. Mayer am Pfarrplatz & Rotes Haus GV Ried Nussberg "Rotes Haus" Wien Klassik 2016 - vigneto su calcare, praticamente in città (vedi foto di chiusura del post), Vienna ha circa 600ha di vigneti. Profilo secco, affilato, sapido, speziato, lungo. Helmut Knall dice che è il suo vino preferito per l'aperitivo in città, come non condividere l'idea! ⭐️⭐️⭐️⭐️
  8. Rudi Pichler GV Ried Wösendorfer Kollmütz Wachau Smaragd 2016 - Prodotto da un'azienda molto nota internazionalmente, e si vede la classe nella straordinaria eleganza e finezza, gran bocca e lunghezza godibilissima ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  9. Alzinger GV Ried Liebenberg Wachau Smaragd 2016 - Tappo di sughero, azienda piccola ma molto nota, molta personalità come il vino ricco di acidità e sapidità elegante, di grande bevibilità! ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  10. Angerer Kurt GV Ried Kiesling "Eichenstuade" Kamptal DAC Reserve 2016 - naso salino che continua al gusto, ben levigato, ricco e piacevole, lungo, gustoso davvero ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  11. Wimmer-Czerny GV Ried Weelfel Wagram 2016 - Con questo vino si apre un flight di 3 vini "alternativi" e diversamente interessanti. Giovani e "biodinamici" produttori minimalisti, creano un vino fruttato, con leggero residuo zuccherino, da macerazione significativa, piacevole anche se un po' "piacione" ⭐️⭐️⭐️⭐️
  12. Michael Gindl GV "Buteo" Niederösterreich 2015 - Produttore "biodinamico", vino opaco perché non filtrato e chiarificato, sottile e piacevole agrume al naso, però poi esile, modesto, corto ⭐️⭐️⭐️
  13. Zillinger GV "Radikal" Niederösterreich Reserve 2015 - Löss e calcare, sostenuto rispetto alla media da un 13,5% alcol, afflitto da leggere zaffate solforate, “Radikal” di sicuro nell'approccio, semmai intrigante per via della natura luciferina dello zolfo... ⭐️⭐️⭐️
  14. Knoll GV Wachau Smaragd 2008 - Un produttore ben più solido e conosciuto propone qui una vendemmia tardiva secca (come d'uso di quelle zone). E' un'azienda tradizionale, di solito aspettano a uscire sul mercato coi vini, qui sentiamo il vino a 10 anni dalla vendemmia. Sentori solforati anche qui, però è fine nella sua evoluzione elegante anche se "attempata", è fresco, sapido, è il bicchiere finisce in un attimo... ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  15. Weinrieder GV Niederösterreich Eiswein 2014 - Questo Eiswein (sempre più difficili da prodursi a causa dei cambiamenti climatici) ci dicono che sia un vino pluripremiato in Austria e all'estero. A me sembra semplicemente straordinario, elegante, con una dolcezza trattenuta, di grande versatilità gastronomica! ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

Non ho dubbi che la qualità di questi vini mi inviti a tornare per un viaggio in Austria quanto prima. I dolci paesaggi disegnati dal Danubio e l'alta qualità dell'ospitalità austriaca, ne fanno una meta molto attraente, e dopo questa esperienza ho scoperto diverse cantine che ancora non ho visitato. 

Da sinistra, Helmut Knall, Willi Klinger, Franca Bertani

Una nota finale su quella splendida macchina organizzativa che è Austrian Wine. Li seguo da alcuni anni e ricevo regolarmente loro informazioni, posso affermare che in Italia non esiste oggi un'agenzia di promozione simile, per efficacia e qualità. La nostra filiera, del resto, è assai più grande e complessa di quella austriaca, ma agenzie regionali che, senza creare duplicati, sappiano sostituirsi alla frammentazione dei consorzi di produttori e sottrarre a loro le attività di marketing, promozione e tutela dei marchi (che nella stragrande maggioranza dei casi non sanno svolgere), assegnando risorse umane professionalmente adeguate e mezzi finanziari ripresi dai mille rivoli nei quali oggi si disperdono. Non occorre inventare nulla di nuovo, basta copiare dagli amici austriaci, basta clonare l'impostazione di Austrian Wine, farsi un viaggio a Vienna e capire bene come funziona la promozione di vino e territorio nel XXI secolo.

Ma, scusate, mi rendo benissimo conto che è solamente un sogno a occhi aperti...

Vista sulla città di Vienna dal vigneto di Nussberg
Copyright: AWMB / Gerhard Trumler

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