Cembra, la valle che è già un marchio
Cembra è la valle creata dai vulcani e poi scavata dal ghiaccio e dall'acqua e, da oltre duemila anni, pure dall'uomo.
Cembra è la valle del porfido, "oro rosso" più pregiato al mondo, fonte di grande benessere negli anni del boom economico italiano e successivi.
Cembra è il luogo del Trentino con la testimonianza più organizzata e rara di una vitivinicoltura di montagna, tra i 300 e 900 metri di altitudine, idealmente orientata da nord-est a sud-ovest, dalla Marmolada verso il Brenta, su 700 ettari di terrazze strappate al porfido, potenzialmente grande nella qualità dei prodotti, ma ancora sotto-zona di un sistema provinciale fondato su volumi, politica, muscoli e standardizzazioni ormai non più vincenti.
Cembra è la dichiarazione di un'identità forte ma timida, molto timida, ché l'essere schivo del vignaiolo di montagna stride con la necessità di urlare un po' e ogni tanto, per farsi notare, per portare reddito, per sviluppare e poi consolidare un'agricoltura ad alto valore aggiunto, per trattenere turisti da ogni dove, per un futuro che su queste premesse non può essere certo di secondo piano.
Cembra è vino di montagna, quella cosa - unica e migliore - che da eccellenza a pianure fondovalli fossi e collinette, che grazie a lei possono risplendere. Possono pianeti e satelliti dare luce a una stella? No, secondo la fisica, ma sì secondo la politica delle mezze cartucce e le idee di un vecchio mondo che però malgrado loro cambia, eccome che cambia.
Cembra è un piccolo luogo sulla mappa del nostro nord, con tanti giovani imprenditori, enologi e agronomi che hanno studiato nell'eccellente e vicino Istituto Agrario di San Michele all'Adige, che hanno preso le redini della loro valle e delle loro cantine.
Cembra è cibo autentico di montagna, in concentrazione e qualità elevata, prodotto e trasformato qui, perfetto complemento di un ecosistema agroalimentare ed eno-turistico di prima scelta, che non costringerebbe a fare altra strada verso nord, nel confinante Sudtirolo, per soddisfarti e riempirti di emozione.
Cembra è un micro-parco divertimenti per chi ama natura e ambiente ancora abbastanza integro, insieme a tutte le attività all'aria aperta che solitamente troviamo in tante aree alpine dopate dalle grandi correnti turistiche.
Cembra non è solo una valle ma un piccolo paradiso di vino cibo e natura.
Ora, un povero scribacchino enoico digitale, dopo tali premesse, può perdersi nel racconto di denominazioni, sotto-zone, Cru appena accennati, vitigno sì vitigno no, tappo a vite vs. sughero, e tanti altri bei temi sui quali di solito si avvita una comunicazione del vino assai ossidata, invecchiata maluccio, senza più una spalla acida a sostenerla?
Ebbene sì, dovrebbe. Perché é stato invitato da persone garbate e appassionate, rappresentanti il Comitato Mostra Valle di Cembra, che lo hanno voluto a una manifestazione che si è ripetuta per la 29.a edizione, la Rassegna Internazionale Müller Thurgau, e al combinato e immancabile concorso enologico, il XIII Concorso Internazionale Müller Thurgau.
Ebbene, no. Lasciatemi la libertà di sottolineare che non è di rassegne dedicate a un vitigno (tra i più diffusi al mondo) che avete e abbiamo bisogno. Dopo trent'anni è il momento di cambiare, i tempi (e Darwin) lo richiedono!
Cembra è il nome. Cembra è luogo con il genio perfetto per ottimi vini: bianchi, rossi, rosati, spumanti, mossi, passiti e persino grandi distillati come le grappe.
Cembra è il marchio che voglio riconoscere sull'etichetta, cru come Vigna delle Forche (ad esempio, il vigneto più alto della valle, 872 metri s.l.m.) voglio scoprire, e ispirati da questa impostazione tutto il resto dei vostri ottimi vini voglio ricordare. In blend di vitigni bianchi che vi lascino esprimere le caratteristiche che le varie altitudini della valle garantiscono in modi differenti, annata per annata, luogo per luogo. In rossi di grande beva come la Schiava (in passato sostituita dal Müller Thurgau, ma ora di grande successo in Sudtirolo) oppure di grande eleganza e identità come il Pinot Nero, che qui in montagna si esprime magnificamente.
Cembra non è una sotto-zona, Cembra è una di quelle poche zone di montagna in Trentino che fungeranno da attrattore per chi cerca qualità del vino e del cibo, quindi quel turismo di qualità che in tanti bramano avere.
Cembra, Cembra, Cembra. Non mi stancherei di ripeterlo.
Per tutto il resto, vi lascio all'ottimo resoconto fornito dai comunicati stampa ufficiali, insieme alla graduatoria dei vini selezionati e premiati dal Concorso Internazionale Müller Thurgau, qui di seguito riportati:
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Comunicato stampa
Il 13° Concorso Internazionale Müller Thurgau conferma il momento felice di questo vino di montagna. Ben 60 i vini in concorso, sia nazionali (Trentino, Alto Adige, Valle d'Aosta, Veneto) che esteri (Germania, Svizzera e novità di quest'anno, la Repubblica Ceca).
La giuria, composta da 18 degustatori tra rinomati enologi, giornalisti e sommelier ha messo in luce la qualità crescente di tutti i campioni. Nonostante l'annata 2015 sia stata poco favorevole al Müller Thurgau, complici le temperature molto alte e la scarsità di precipitazioni, i vini hanno dimostrato una spiccata aromaticità accompagnata da una piacevole freschezza, caratteristiche sempre più ricercate e apprezzate dai consumatori.
Ben il 60% dei vini ha raggiunto e superato il punteggio minimo per potersi fregiare della medaglia d'argento. Come da regolamento del concorso, che impone un numero di medaglie pari al massimo al 30% dei vini degustati, sono però stati premiati solamente 16 vini. L'assenza di medaglie d'oro è imputabile all'effetto annata, oltre che all'estrema rigorosità dei giudici, e testimonia la selettività di questo concorso, caratteristica fondamentale per poter essere uno strumento volto a incentivare la crescita della qualità dei prodotti.
Ecco i vini premiati, alla presenza di produttori, autorità ed un numeroso pubblico di appassionati eno-turisti nella cornice de la Toresel tra i vigneti terrazzati:
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Comunicato stampa
Grande successo per la XXIX Rassegna Internazionale Müller Thurgau
Si è chiusa domenica (3 luglio u.s., Ndr.) con un grande successo di pubblico la XXIX Rassegna dei Mueller Thurgau dell’Arco Alpino. Palazzo Maffei ha chiuso i battenti con più di 4.000 degustazioni.
La manifestazione ha avuto ospiti di grande prestigio che si sono succeduti nei quattro giorni.
Alla degustazione dei vini premiati è stata registrata la presenza eccezionale di 12 enoteche di Vinarius – Associazione enoteche italiane e di Giorgio Grai, uno dei maggiori e più straordinari personaggi del mondo del vino a livello internazionale.
Presente anche la Confraternita della Vite e del Vino e molti appassionati eno-turisti che da varie regioni d’Italia (Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta) hanno effettuato degustazioni nelle belle sale di Palazzo Maffei.
Momento clou, dal punto di vista tecnico è stata la premiazione nella bella cornice della “Toresela”, antica torretta, posta su un pianoro che domina la Valle e i pendii terrazzati di Müller Thurgau.
La degustazione, che oltre ai produttori, ad un numeroso pubblico e da un folto gruppo di stampa di settore (12 giornalisti) è stata guidata da Helmuth Köcher (presidente e fondatore del Merano Wine Festival) il quale ha offerto numerosi spunti per uno sviluppo della manifestazione e del territorio. A chiusura degli eventi tecnici si è suggellato il gemellaggio con Bohemian Winemakers Association che con i vini partecipanti al concorso enologico si sono portati via due delle 13 medaglie d’argento, cui è seguito un succulento rinfresco delle Donne Rurali di Lisignago a base di prodotti tipici locali.
Numerosi sono stati gli eventi collaterali. Da “In marcia ridotta” l’imponente sfilata di trattori d’epoca con più di centoventi veicoli e macchine agricole partecipanti, promossa dal Club 3P di Cembra che, grazie alle forze dell’ordine e ai vigili del Fuoco volontari ha mirabilmente coordinato anche le chiusure e riaperture della SS612 da Lavis a Valda a “Le vie del Müller” piacevole momento di degustazione tifando “azzurri” organizzato dalla Strada del Vino e dei Sapori, alla mostra delle ricamatrici del tombolo di Cembra.
Evento nell’evento si è rivelato ancora una volta il Simposio, 14 importanti artisti per una settimana hanno reso Cembra la capitale della Scultura dedicando l’appuntamento di quest’anno a “Scolpire una Valle”; un percorso en plein air nel centro storico che sabato sera ha vissuto momenti di magia con la musica celtica dei Berserker. Le opere saranno visibili per i prossimi giorni presso l’Azienda Agricola Zanotelli di Cembra.
La domenica è stata animata dal coro delle tradizioni cembrane che ha ospitato un coro piacentino, dalla “cucina delle donne rurali”, dalla cicloturistica Müller Thurgau Classic, l’aperitivo in bici alla scoperta dei prodotti a km Zero della Valle di Cembra, e da un percorso di artigianato artistico locale.
Grande soddisfazione quindi per tutto lo staff degli organizzatori, capitanato dal neo presidente Mattia Clementi che sta preparando le uscite previste sul territorio nazionale per la promozione dei vini vincitori del 13° concorso enologico Vini Müller Thurgau così come fervono già le idee per l’appuntamento l’edizione 2017 che sarà speciale per i trent’anni dell’evento.