Libero cibo
Camillo Langone in un intervento non conformista su "Come mangiare felici senza mode, leggi e guru":
"Il proibizionismo alimentare consiste, in sintesi, nel voler impedire agli altri di mangiare quello che a noi non piace, quello che noi non riteniamo giusto mangiare. È il gastronomicamente corretto, per molti versi una variante del politicamente corretto e quindi un conformismo fattosi oppressione. Così come la correttezza politica impoverisce il vocabolario, impedendo di pronunciare un gran numero di parole, la correttezza gastronomica impoverisce il ricettario, espellendo dal novero dell'edibile un gran numero di ingredienti e di piatti. In nome della libertà e della varietà alimentare che da sempre è ricchezza, sia culturale che economica, dell'Italia, scrivo questo urgente manifesto".
Qui il testo del Manifesto del Libero Cibo.