Anteprima Amarone 2008

Anteprima Amarone 2008, ecco il programma. Da pessimo profeta quale sono, ecco le mie osservazioni sull'edizione passata: "Anteprima Amarone 2007: ultima fermata?". No, il torpedone delle Anteprima Amarone passerà anche quest'anno, sabato 28 e domenica 29 gennaio. Stesso format, stessa occasione, cambia solo il luogo, dato che si torna al Palazzo della Gran Guardia di Verona.

Al Consorzio Tutela Vini della Valpolicella evidentemente leggono Aristide e pure ci seguono su Terroir Amarone. Quindi, quest'anno, spazio ai territori della Valpolicella, ovvero cercheranno di chiarire ai visitatori come sia ampia e complessa la Valpolicella nelle sue numerose zone e sotto-zone di produzione.

Opera che da tre anni stiamo pazientemente promuovendo con Elisabetta Tosi, prima sul web e poi nelle serate di Terroir Amarone, dove incontriamo aziende radunate col criterio della specifica area produttiva (qui potete vedere una galleria fotografica dell'ultima serata dedicata ai vini di Negrar, qui il programma completo).

Vi racconterò come questa idea, peraltro non nuovissima nella sua enunciazione ma recentissima nel suo rilancio, verrà implementata dal Consorzio e resa chiara ai visitatori.

Nel frattempo, ecco il comunicato stampa emesso dal Consorzio Valpolicella:

Amarone 2008 pronto per il debutto ufficiale

Chi lo ha già assaggiato, in preparazione delle degustazioni di Anteprima Amarone del 28 e 29 gennaio al Palazzo della Gran Guardia a Verona, dice che mai come quest’anno la zona di produzione ha determinato differenze così evidenti in termini sia aromatici sia di struttura, ma soprattutto di carattere e personalità.

È il frutto evidente della profonda interazione tra territorio e annata”, spiega Daniele Accordini, direttore della Cantina di Negrar - “il 2008,  in effetti,  non è stato climaticamente facile e i viticoltori hanno dovuto mettere tanta della loroesperienza”.

Le annate calde come quella del 2008 privilegiano maggiormente alcune tipologie di territorio rispetto ad altre. Il risultato è che i vini prodotti nelle zone dove il caldo è stato più intenso per effetto delle condizioni pedologiche “esprimono - dice Luigino Bortolazzi Bertolazzi, presidente Assoenologi Sezione Veneto  Occidentale – note di frutta matura, mentre quelli delle zone più fresche hanno note vegetali, sono speziati, importanti, con tannini meno maturi”.

Il 2008 dà quindi la possibilità di cogliere meglio le diversità territoriali, andando incontro al consumatore tipo dell’Amarone: evoluto, in grado capire lo stile espresso dalle cantine e il metodo di produzione, ma desideroso di approfondire le differenze tra le varie zone di produzione, che per l’Amarone sono 6, tante quante le vallate che per 20 km in linea d’aria da ovest ad est scendono dalla fascia pedemontana della provincia di Verona.

[questi dati andranno verificati meglio: in realtà le valli sono almeno 9 con 32 sotto-zone, l'area di produzione della Valpolicella è ampia circa 32 km da ovest a est, e raggiunge i 10 km nelle aree orientali da nord a sud. Nota di Aristide.].

“Il 2008 non è annoverato tra le grandi annate – dice Emilio Pedron, presidente del Consorzio Valpolicella - ma è interessante perché bisogna tener conto del fatto che l’Amarone ha due momenti fondamentali: raccolta e appassimento. Se la prima non si presenta in modo ottimale a volte è la seconda a dare esiti sorprendenti”.

Esiti che fanno dell’Amarone 2008 un vino di grande pregio, da scoprire in tutte le sue sfaccettature grazie anche alla mostra fotografica protagonista dell’allestimento scelto quest’anno per Anteprima Amarone.

L'Amarone si divarica

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