Merano celebra le età del vino
Torna e passa l'annuale appuntamento con il Merano Wine Festival, la grande kermesse del vino italiano e internazionale tenutasi dal 5 al 7 novembre presso la Kurhaus di Merano (BZ).
Non so dirvi cosa abbiamo escogitato gli organizzatori quest'anno (a parte il sensibile rialzo di prezzo del biglietto di ingresso), ma mi è sembrata un'edizione col giusto grado e qualità di affollamento, almeno nella giornata di lunedì. Finalmente. Anche gli espositori incontrati hanno riportato buone sensazioni e una generale soddisfazione. Meglio così.
La novità di questa ventesima edizione meranese del festival del vino è stata probabilmente la "Degustazione Annate Vecchie", fissata per la giornata conclusiva di lunedì. Con un rigido calendario orario, erano fissati circa 150 appuntamenti ai banchi dei produttori per degustare altrettante proposte di vini di almeno 10 anni di invecchiamento, con diverse annate ben oltre tale limite. Ad esempio il J.Hofstätter Gewürtraminer 1967, il Loredan Gasparini-Venegazzù Venegazzù Rosso 1967, o il Castello di Monsanto Il Poggio Chianti Classico Riserva DOCG 1968, e molti altri ancora.
Una girandola veramente interessante di tanti vini finalmente presentati al giusto grado di maturità: colpisce questa iniziativa, se si frequentassero solo le manifestazioni si perderebbe la cognizione dell'affinamento di tantissimi vini. Giusto, quindi, presentare i vini appena messi sul mercato così come offrire un assaggio di come si offrono dopo anni di corretto affinamento ed evoluzione nella cantina del produttore.
Aristide sogna che sempre più produttori possano organizzarsi per fornirci queste opportunità, conservando per degustazioni e manifestazioni particolari le loro annate nel tempo.