Flash: Trentino, i Vignaioli mettono l'elmetto (4)
A seguito della rottura tra l'associazione dei "Vignaioli del Trentino" e la Provincia di Trento, uno dei rappresentanti più noti e prestigiosi della categoria "vignaioli", Mario Pojer della cantina Pojer e Sandri, rilancia con una proposta di "stile francese", rifacendosi alla modalità organizzativa operante nella Champagne, dove la CIVC - Comité interprofessionnel du vin de Champagne raccoglie in un solo organismo sia i vignerons che le grandi maison:
"I vigneron non hanno problemi solo in Trentino, ma anche in Europa dove, con lo strapotere delle grandi aziende, se non ci fossero i vigneron francesi molto ben organizzati saremmo travolti, in quanto la nostra politica è sempre in contrasto con le lobby delle grandi aziende. Per questo non mi meraviglia questa polemica locale. (...) I nostri partner non sono i consorzi di secondo grado (Cavit, Mezzocorona, La Vis, N.d.R.), ma sono i vignaioli soci delle cantine sociali di primo grado. In questo comitato dovremo essere presenti in sei vignaioli dei quali tre soci di cooperative e tre vignaioli singoli. Dall'altra i sei che rappresentano i grandi consorzi di II grado, la Nosio, e qualche altra rappresentanza della commercializzazione che fa capo alla cooperazione, gli industriali e i commercianti. CIVC trentino dovrebbe essere presieduto da un personaggio che in Francia è il Commissario dello Stato e da noi potrebbe essere designato dalla Provincia. Ci saranno due presidenti uno dei vignaioli ed uno dei grandi consorzi".
Et voilà. La proposta sembra interessante ed equilibrata. Del resto, basta copiare dagli amici francesi. E basta che funzioni.
Potete leggere l'intera intervista curata da Carlo Bridi qui su Trentino.