Il marketing della trasparenza e i nuovi consumatori
Premessa: tra salamelle, finocchione e trippe, s'è tenuta la sessione del Wine Camp di WineTown Firenze 2010 dedicata a "Vino, Bellezza, Nuova Comunicazione, Mercato".
Per discutere sul "significato contemporaneo del 'comunicare il vino' ", ovvero di "etichette, packaging, campagne di comunicazione, blog e social marketing", le teste d'uovo dello Staff di WineTown Firenze - con raro senso dell'umorismo - hanno disposto tale workshop tra le corsie del Mercato Centrale di San Lorenzo (foto qui a lato), affollate di " 'sore Maria" e macellai vocianti. Col contrappunto di una segaossa lì accanto, abbiamo serenamente intrattenuto le massaie fiorentine sulle prospettive del dialogo interattivo online dei social media (immagino si siano chieste tra sè e sè "oh chi saranno mai sti' grulli in mezzo al merhato?!"), noi che a stento riuscivamo a farci sentire dallo sparuto gruppetto di ascoltatori fin lì accorsi.
Riavutomi dalla sorpresa di un tale azzardo (secondo solo a un seminario di cibernetica tra i vicoli della Vucciria di Palermo), sono riuscito a piazzare qualche parola sui temi a me cari. Richiesto di commentare il rapporto che esiste tra il contenuto della bottiglia di vino e le sue componenti esterne (design, packaging, marketing, ecc.), mi è venuto da pensare che l'elemento oggi più importante è il vetro, ovvero l'elemento trasparente. Perché è la trasparenza che manca oggi nel mondo del vino. E' arrivato il momento del marketing della trasparenza. Lascio al video che segue il compito di raccontare quella che non è una semplice provocazione...
(Grazie ad Andrea Gori per invito, riprese, pubblicazione, e a Fiorenzo Sartore per la segnalazione).
Aggiornamento: su Vino da Burde trovate la rassegna completa degli interventi del WineCamp.