Paraponzipò #03: Carlo Petrini & Telecom Italia

Paraponzipò paraponzipò / come canti be’ / arifacce ‘n po’...
Gabriella Ferri, Semo In Centiventré


Ho appena ricevuto questa gentile email:

Gentile Giampiero Nadali,
mi chiamo Sara e sto seguendo il blog avoicomunicare.it, uno spazio di dialogo e confronto aperto da Telecom Italia dove si sono alternati molti ospiti prestigiosi a parlare coi navigatori italiani.
Questa settimana parleremo di biodiversità, sviluppo sostenibile e alimentazione con Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Terra Madre.
Riteniamo che il video di Petrini possa interessare te e la tua comunità, e abbiamo pensato di contattarti e segnalartelo.
Qui, intanto, puoi trovare una pagina con tutte le informazioni:
http://www.socialmedianews.it/carlo-petrini-e-la-sostenibilita

avoicomunicare.it nel 2009 diventerà sempre più uno spazio aperto agli stimoli e ai contributi della rete e delle persone e aspettiamo anche i tuoi suggerimenti e segnalazioni.
Ci auguriamo di non averti disturbato e ti aspettiamo online.
Qui la video intervista a Carlo Petrini:
http://www.avoicomunicare.it/blogpost/videointervista-carlo-petrini
Rimango a totale disposizione per ogni tipo di informazione o chiarimento, a presto spero,

Sara Maternini
HAGAKURE
Internet PR
http://hagakure.it

Aristide risponde:

Gentile Sara Maternini,
grazie per la segnalazione.
Essendo un "cliente" di Telecom Italia senza possibilità di scegliere operatori alternativi per la connessione in banda larga, non intendo pubblicizzare iniziative talmente "pelose" dell'operatore incumbent.
Mentre le scrivo, sopporto da oltre un mese le inefficienze del servizio ADSL Business "tutto incluso" che questo operatore tenta di fornirmi dopo il mio trasloco in una deliziosa località agreste della provincia di Verona.
Piuttosto che creare improbabili blog, preferirei vedere Telecom Italia investire risorse nel far funzionare adeguatamente la rete ADSL, risolvendo il digital divide collegando le aree rurali e portando la banda larga (per esempio) alle ancora troppe aziende agricole che in Italia non dispongono di questo servizio.
Nel frattempo, Carlo Petrini, e molti altri come lui, mentre ci concedono graziosamente uno sguardo sulla loro ispirata "visione del mondo" potrebbero magari spendere qualche parola sull'argomento: questa sì che sarebbe una notizia da pubblicare.

Come comunichiamo la "bio-diversità" se le aziende agricole non lo possono fare perchè non raggiunte dalla rete ADSL? Come difendiamo lo "sviluppo sostenibile" se non ci sono infrastrutture per sostenere uno sviluppo confrontabile con quello di altri paesi nostri concorrenti nel settore agricolo?
Perchè quando si parla di infrastrutture da sviluppare in questo paese, le telecomunicazioni non vengono mai prese in considerazione?
Tante domande per così poche scelte disponibili.

Cordialmente.

Giampiero Nadali

Vinitaly 2009, manuale di sopravvivenza 4.0

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