Aristide, il wine blog di Giampiero Nadali

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Caso Brunello di Montalcino, il 60% dei produttori sostiene il Brunello tradizionale

Cipresso_casanova_neriChiedono la «convocazione urgente dell’assemblea del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino per affermare, in modo inequivocabile e definitivo, la volontà di non apportare alcuna modifica all’attuale Disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino, che all’Art. 2 così recita: “Il vino a denominazione di origine controllata e garantita Brunello di Montalcino deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti nell’ambito aziendale esclusivamente dal vitigno Sangiovese (denominato, a Montalcino, “Brunello”).»

La richiesta di convocazione dell'assemblea è stata presentata al Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Patrizio Cencioni, al Sindaco del Comune di Montalcino, Maurizio Buffi, e inviata al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Luca Zaia. Il documento con la richiesta di convocazione è stato sottoscritto da ben 149 produttori, la maggioranza delle aziende, i quali rappresenterebbero anche la maggioranza dei voti in assemblea.

Grazie per la segnalazione ad Alessandro Bindocci, Tenuta il Poggione, autore del blog "Montalcino Report" [qui il loro comunicato].

AGGIORNAMENTO: ricevo e pubblico integralmente il testo di un comunicato stampa emesso qualche giorno dopo la pubblicazione di questo post, il 21 ottobre. Il comunicato è firmato dalle aziende promotrici dell'iniziativa: Tenuta Il Greppo – Biondi Santi, Tenuta Il Poggione, Tenuta Col d’Orcia, Fattoria dei Barbi, Tenuta Le Potazzine, Az. Agr. Tiezzi Enzo, Az. Agr. Caprili.

COMUNICATO STAMPA: 153 PRODUTTORI DI BRUNELLO DI MONTALCINO UNISCONO LE LORO FORZE PER SALVAGUARDARE LA TIPICITA’ DI QUESTO GRANDE PRODOTTO DEL MADE IN ITALY

Mercoledì 15 ottobre sono state depositate nelle mani del Presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino 149 firme di soci (su 248) del Consorzio del Brunello che chiedono un’assemblea per stabilire una volta per tutte che l’articolo 2 del Disciplinare di produzione del vino Brunello di Montalcino (quello che stabilisce il 100% sangiovese) non deve essere cambiato. I 149 rappresentano circa il 60% sia dei voti e che dei soci del Consorzio.

Forse per la prima volta nella storia dell’agricoltura moderna, e certamente nel mondo dei vini di alta gamma, un foltissimo gruppo di produttori – anche fortemente disomogenei tra di loro – si è unito per sottoscrivere un documento, a tutela dell’eccellenza del proprio vino e della sua tipicità (100% Sangiovese).

Il fatto. I  proprietari di sette aziende agricole di Montalcino, preoccupati da possibili assalti al    disciplinare del vino Brunello, in vista della prossima assemblea del 27 Ottobre – voci sempre smentite nell’ufficialità, ma confermate dall’evidenza dei fatti e dalla loro strisciante insistenza – si sono uniti e hanno lavorato insieme, per raccogliere le firme degli altri produttori che – come loro – hanno a cuore la sostanza, la tipicità e la reputazione del loro vino.
Si tratta di un fatto inedito; aziende storiche, agricoltori autoctoni e anche imprenditori che non appartengono al contesto ilcinese,  hanno lavorato fianco a fianco per difendere il Brunello, vera star del made in Italy, e ci stanno riuscendo.
Hanno raccolto ben 149 firme di aziende socie e 4 non socie, pari al 59,44% dei produttori, e al 59,61 % dei voti. I firmatari hanno sottoscritto un documento con cui rendono palese la loro volontà di mantenere INTATTO il disciplinare e che li impegna pubblicamente al suo rispetto.

Oltre che un impegno sotto il profilo legale, si tratta di una dichiarazione che ha un profondo significato etico e morale, sia nei confronti del territorio ilcinese – in cui essi operano – sia nei confronti degli appassionati di quel vino e della terra che lo produce.

Difendendo l’identità del Brunello di Montalcino, questi produttori agiscono anche in favore di  tutti i prodotti tipici del made in Italy, che in un momento di stretta economica globale – se ben sostenuti nei fatti – possono aiutare tutto il nostro paese.

Il documento è stato presentato al Presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, al Sindaco di Montalcino e al Ministro per le Politiche agricole e forestali, in data 15 Ottobre 2008.

Montalcino, 21 Ottobre 2008

Per informazioni, contattare le aziende promotrici della raccolta delle firme:
Tenuta Il Greppo – Biondi Santi: +39-0577-848087
Tenuta Il Poggione: +39-0577-844029
Tenuta Col d’Orcia: +39-0577-80891
Fattoria dei Barbi: +39-0577-841111
Tenuta Le Potazzine:+39-0577-846168
Az. Agr. Tiezzi Enzo: +39-0577-848187
Az. Agr. Caprili: +39-0577-848566