Ecco i risultati del sondaggio "Electronic Wine", realizzato da Aristide in collaborazione con Tom Wark, l'autore californiano del wine blog Fermentation.com.
Ho chiuso da pochi minuti la raccolta delle vostre risposte, non numerosissime devo dire, ma sufficienti per avere numeri interessanti sotto gli occhi. Intendiamoci: non si tratta di un sondaggio realizzato con criteri scientifici, basandosi su un campione bilanciato, ecc. Le vostre risposte sono raccolte solamente tra i lettori di questo wine blog e grazie alla casualità delle vostre intenzioni nel rispondere, probabilmente curiosi di vedere quali risultati se ne possono trarre.
Qui potete consultare i risultati dell'indagine nel dettaglio.
In totale "Electronic Wine" ha raccolto 84 risposte (85% maschi, due terzi tra i 30 e 50 anni, 60% laureati, 52,5% con un reddito familiare sotto i €48.000, il 53,1% con un'attività lavorativa o professionale nel mondo del vino).
Confortante il primo dato, anche se scontato: oltre il 90% dei rispondenti dichiara di usare Internet per la propria formazione/educazione sul vino.
Cosa cercano su Internet? Recensioni sui vini (72%) e notizie sul mondo del business del vino (63,4%). Staccata in terza posizione la ricerca di informazioni sui prezzi (solo 36,6%).
Nel confronto tra Internet e carta stampata circa la qualità dell'informazione, direi che siamo di fronte a una vittoria ai punti per Internet.
Internet viene considerata una fonte mediamente buona o molto buona per la qualità delle informazioni in quasi tutte le categorie indicate.
Confermato è il primato di Internet (anche se di poco) circa le informazioni sui prezzi. Questo primato è più contenuto nei numeri, ma simile al risultato della stessa indagine svolta negli USA da Tom Wark. La carta stampata si difende assai bene nella categoria "consigli d'acquisto", dove sembra essere ritenuta più affidabile. Sorpresi? A giudicare dalla sequela di critiche che accompagnano ogni anno l'uscita delle guide dei vini, non si poteva certo scommettere su questo risultato.
Il 66,2% dei rispondenti dichiara di non usare Internet per i propri acquisti di vino (il dato negli USA era esattamente all'opposto: il 60,8% usa Internet per gli acquisti di vino). Ma se si ricorre a Internet per le recensioni sui vini, le informazioni sui prezzi, ecc., nella misura rilevante che emerge dall'indagine, è evidente che ci si informa online, ma si compra offline.
Il fenomeno dell'eCommerce del vino in Italia è ancora ai primi passi? Non c'è dubbio, anche questa empirica indagine lo dimostra. Il 26% dei rispondenti compra fino a un massimo del 30% del vino rispetto ai propri acquisti totali. Le briciole vanno al resto. Il bicchiere è mezzo pieno? Non posso non concludere che ci sono enormi spazi di crescita per il mercato degli acquisti di vino online. Il bicchiere è mezzo vuoto? Consideriamo la qualità delle esperienze di acquisto online:
Tra i motivi di insoddisfazione nell'esperienza di acquisto online, i rispondenti evidenziano al primo posto la scarsa informazione sul prodotto (53,3%), seguita dall'assistenza al cliente insufficiente (33,3%) e l'indisponibilità di prodotti al momento dell'acquisto (31,1%). E anche la difficile consultazione del sito web del venditore si prende un quarto delle lamentele (24,4%). In un sol colpo, ecco evidenziate le solite magagne che conoscevamo e che affliggono il settore: scarsa conoscenza del mezzo Internet, siti web incompleti nelle informazioni e persino nei prodotti effettivamente disponibili, scarsa propensione al servizio verso il cliente.