L'altra vendemmia
Vendemmia manuale, raccolta in cassetta, attenta selezione dei grappoli, eccetera. Noi consumatori siamo abituati a queste espressioni, impiegate più o meno a ragione dai produttori per introdurre un elemento di qualità nella delicata fase di raccolta dell'uva. Tutti abbiamo visto o immaginiamo schiere di raccoglitori, spesso giovani studenti, familiari e amici o lavoratori extra-comunitari, intenti nella "gioiosa" e faticosa opera della vendemmia. Eppure esiste un'altra vendemmia, della quale nessuno vuole parlare volentieri. Menzionata di sfuggita o raramente dichiarata, la vendemmia meccanica è l'altra vendemmia.
L'altra vendemmia. Quella meccanica. Dimenticate la poesia [per chi la descrive, non per chi la fa, s'intende!] della vendemmia manuale: qui parliamo di prestazioni, produttività, costi industriali, impianti viticoli ad-hoc, questa è l'essenza della vendemmia meccanica. Confinata al dibattito tra gli addetti ai lavori, raramente ne sentirete parlare nelle degustazioni o perfino durante le visite alle cantine.
Perché? Per vari motivi. La raccolta meccanica non è mai stata considerata una soluzione ideale per la raccolta di uve destinate alla produzione di vini di elevato pregio. Recentemente, però, sono stati fatti notevoli progressi: per semplificare, vi dirò che la vendemmia meccanica è una soluzione ideale per la raccolta di uve che di solito necessitano di una raccolta veloce, cioè raggiungono la maturazione tutte insieme contemporaneamente e vanno raccolte rapidamente. Parliamo di Pinot Grigio e Merlot, per esempio. Uve ospitate in vigneti solitamente di grandi estensioni, dove velocità e riduzione dei costi diventano fattori decisivi, soprattutto se sono uve destinate a vini di media qualità e dal prezzo medio-basso, ma con volumi di vendita consistenti e tali da giustificare l'investimento in un mezzo meccanico che, nella versione semovente, raggiunge i 160.000 Euro di costo.
I principali problemi della raccolta meccanica risiedono nella rottura di parte degli acini, i quali liberano del mosto che viene esposto così ad attacchi microbiologici non controllabili e reazioni biochimiche indesiderate. L'ossidazione del mosto libero riguarda soprattutto le sostanze fenoliche (i polifenoli reagiscono velocemente all'ossigeno), con rischi rilevanti di modificazioni dei composti presenti nell'uva. Altri problemi risiedono nel sistema di scuotimento delle piante e aspirazione dei grappoli che causa una perdita di prodotto (sempre minore con il miglioramento della tecnologia) e nell'aspirazione di foglie (che rischiano di finire nel processo di vinificazione). Quest'ultimo aspetto è l'oggetto delle più recenti innovazioni nel settore delle vendemmiatrici meccaniche. Per i problemi relativi all'integrità dell'acino si ricorre anche in questo caso alla velocità: raccolte le uve, si trasferiscono il più rapidamente possibile in cantina per la pressatura. In ogni caso, per ottenere buoni risultati dalla vendemmia meccanica sembra sia indispensabile un'ottima regolazione dei parametri di regolazione meccanica della vendemmiatrice, e pianificare in cantina una serie di controlli ed interventi enologici sul prodotto raccolto.
In Italia questi mezzi di raccolta sono ancora poco utilizzati: i dati di mercato parlano di 100-150 mezzi venduti all'anno, una vera nicchia, ditribuiti tra i sistemi a traino e le vendemmiatrici semoventi (simili a quella ripresa nel video qui sotto). Inutile dire che in Francia i sistemi di raccolta meccanica sono assai più diffusi e costituiscono un mercato 10 volte più grande del nostro.
Aristide, con la collaborazione di Elisabetta Tosi alias Lizzy [blog: VinoPigro], ha trovato nell'azienda Tommasi Viticoltori e, in particolare, in Pierangelo Tommasi (resp. commerciale mercati esteri) un interlocutore disponibile a fargli eseguire alcune riprese video durante la raccolta meccanica effettuate in un loro vigneto (Tenuta Le Prunée, Sant'Ambrogio di Valpolicella, VR) nei primi giorni di ottobre. Le immagini testimoniano da sole alcuni particolari della raccolta meccanica, così come evidenziano lo stato delle uve al momento dell'arrivo in cantina.