Mario Soldati, una lezione ancora attuale

Mario Soldati, una lezione ancora attuale

"Uno degli errori più gravi e più comuni in cui oggi incorrono molti consumatori di vino è di credere che un certo vino, riconoscibile al nome e all'etichetta, debba essere sempre uguale a se stesso, e sempre buono se una volta è stato trovato buono: di chiedere, dunque, al commerciante un vino che risponda a requisiti di 'continuità'.

(...) Esigere un vino 'stabile' è la più grande sciocchezza che un bevitore di vino possa commettere. (...) D'altra parte, i produttori, sostenuti dagli enologi (da quasi tutti gli enologi), non denunziano la sciocchezza, non si oppongono minimamente alla 'esigenza della stabilità'; e si giustificano con un argomento, secondo loro, inoppugnabile e sovrano: si tratta, dicono, di un'esigenza, di una richiesta avanzata dalla maggioranza dei clienti, i quali, naturalmente, 'hanno sempre ragione'. La scelta, proclamano, non è mai imposta dal produttore, ma sempre dal consumatore, e cioè dalla maggioranza dei consumatori. (...) La verità è che, in fatto di gusto, nessuno potrà mai sostenere che la maggioranza abbia necessariamente ragione. (...) Giacché la minoranza, sempre più esigua, che difende il vino genuino e instabile, non pretende affatto di governare i consumatori e i produttori, né di proibire il vino troppo lavorato e troppo stabile: si limita a compiangere codesta maggioranza e a consigliarle di convertirsi, per il suo bene. Nel vino, come nella cucina, può succedere che il parere di una persona sola sia più giusto del parere di milioni di persone".

Mario Soldati, nell'Introduzione di "Vino al vino", Autunno del 1968 - Mondadori Oscar Grandi Classici.

Questo passo di straordinaria attualità - sebbene del 1968 - tratto dall'introduzione di Mario Soldati al suo "Vino al vino", mi sembra una perfetta conclusione per questo controverso 2006 e per l'apertura al 2007. E' una traccia utile circa i temi che svilupperò nell'anno che avanza.

E il 2007 sarà proprio l'anno di Mario Soldati, l'anno del centenario della sua nascita. Si è costituito infatti il Comitato Nazionale per le celebrazioni di Mario Soldati, su iniziativa dei figli di Mario, Volfango e Giovanni Soldati. Eclettico e versatile "genio del 900", Mario Soldati è stato un precursore della comunicazione multimediale, dedicando una parte significativa della propria attività al racconto del vino. Il suo "Vino al vino" è probabilmente uno dei testi letterari più importanti del nostro paese, precursore del genere e, soprattutto, ancora assai attuale nel reportage di viaggio nel mondo del vino italiano presso d'assalto dal boom economico e dalla industrializzazione.

Il vino sarà tra i protagonisti di alcuni tra i numerosi eventi inclusi nel programma delle celebrazioni già iniziate nel 2006, in particolare nell'ambito del settore tematico della "civiltà del gusto e del territorio".

A Ostellato, in provincia di Ferrara, si terrà un vero e proprio festival da marzo a maggio, con una cena letteraria (4 marzo, Hotel Villa Belfiore), eventi letterari e proiezioni cinematografiche, fino alla degustazione di vini in una serata di maggio ancora da stabilire (qui il programma ancora non completo).

[grazie a Mirco Mariotti per la segnalazione].

Pausa!

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