Metodo e caso: cambieranno i concorsi enologici?
Dopo ampie anticipazioni, ecco l'intervento in video di Armin Kobler, presidente della commissione di degustazione del "1.o Concorso Nazionale del Riesling" a Naturno (BZ). Armin Kobler è enologo (responsabile della sezione "enologia" del Centro per la Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg - BZ), e vignaiolo a Magrè (BZ) nella propria Cantina Kobler.
Ho già detto che il concorso di Naturno si è caratterizzato per le interessanti modalità della degustazione, basata su due concetti apparentemente complessi: randomizzazione più completa possibile (RPCP) e il controllo dei degustatori (CDD). In realtà, questa metodologia usa la casualità della sequenza dei vini assaggiati da ciascun degustatore con una misura delle performance del degustatore stesso. Mi è sembrata un'innovazione seria e ben implementata, a garanzia di risultati "scientificamente" supportati e meno esposti a condizionamenti all'interno della commissione.
Nel video Armin Kobler ci spiega con chiare parole e semplici esempi come funziona.
Prima di lasciarvi alla visione del video, vi allego un paio di documenti a completamento del post:
- questo è un esempio di scheda di valutazione del degustatore utilizzata nel concorso di Naturno;
- questo è il paper scientifico di Armin Kobler pubblicato dalla Scuola Enologica di Conegliano nel 1996. In questo documento Kobler discute per la prima volta della "Valutazione sensoriale dei vini ed il controllo degli assaggiatori mediante l'uso di schede di analisi sensoriale non strutturate", metodologia poi evolutasi nelle forme attuali, dove si realizza indipendentemente dalla scala di misurazione adottata, purchè essa sia di tipo parametrico (cioè si applica a sistemi di valutazione in base /100 o base /20).
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