La stagione delle guide dei vini porta con sè i soliti diluvi di polemiche. Chi le condanna, chi le critica, chi ne demolisce la validità dei metodi, chi ne contesta la serietà o addirittura l'onestà. Viene da chiedersi di cosa scriverebbero i polemisti di professione senza le guide.
Eppure le guide vendono. Eppure anche su Internet sono molto ricercate le informazioni al riguardo. Dal piccolo osservatorio di questo blog vi posso confermare che le "parole chiave" immesse in Google e in assoluto più intercettate sono nell'ordine: "Luca Maroni", "Tre bicchieri" (Gambero Rosso), "5 Grappoli" (AIS-Bibenda).
Per tutto ciò e altro ancora, Aristide ritiene che le polemiche sulle guide dei vini siano, ancora una volta, assai pretestuose e auto-referenziali. Sembrano rispondere a logiche tutte interne alla casta del giornalismo enogastronomico e degli operatori di settore. Certo, anche qui si ha spesso l'impressione che certe valutazioni delle guide siano più che mai discutibili. Certo, non ci sono due guide dei vini in Italia che usino lo stesso metodo di valutazione. Certo, la valutazione dei vini è quanto mai soggettiva, sia che sia un comitato o un individuo a stilare una graduatoria. Certo, si mormora su certi conflitti d'interesse (ma nessuno che dimostri con fatti o prove decisive quello che sussurra). Eccetera.
Ma se lor signori si fermassero a guardare i comportamenti dei consumatori, anzichè pontificare sulle dimensioni e qualità dei rispettivi ombellichi, forse capirebbero che chi si accosta con curiosità e progressiva passione al mondo del vino ha un bisogno estremo di... guide dei vini. E' stata proprio questa la mia esperienza personale, come di tanti altri amici e conoscenti, quando ci siamo avvicinati al vino con nuova consapevolezza. Quindi, amici consumatori e appassionati, non fatevi distrarre da queste polemiche e fate così:
- comprate almeno due guide dei vini italiani tra quelle che usciranno sul mercato in questi giorni e nelle prossime settimane;
- perché almeno due? Più guide comprate, maggiori confronti e verifiche potrete svolgere. Non vi suggerirò certo io cosa comprare, meglio chiederlo al vostro libraio o in enoteca;
- riguardo al vino conta solamente il vostro gusto personale e le esperienze di degustazione che vi capiterà di fare: infatti, dopo aver comprato le guide, comprate "a campione" i vini che vi è più facile trovare tra quelli segnalati al top delle rispettive guide;
- non sapete ancora come procedere? Guardate alle cantine, confrontate i loro vini segnalati e comprateli;
- degustate i vini da soli e in compagnia di amici. Cercate di ignorare le indicazioni delle guide per non farvi condizionare e annotate i vostri personalissimi pareri sui vini;
- all'inizio non sapete come procedere? Guardate di quali vini acquistati avete vuotato i bicchieri... vi assicuro che è il miglior metodo di valutazione del vino che io conosca!
- confrontate, confrontate, confrontate, solo così si costruisce una vera conoscenza del vino. Più avanti nel tempo, se vi garba, fate qualche corso sul vino tra quelli numerosi (e spesso inutili, ma dipende esclusivamente dai docenti) oggi proposti. Ma è importante che non smettiate mai di degustare e confrontare, confrontare e degustare...;
- compratevi dei libri sull'argomento, ascoltate le opinioni di tutti sui vini e, a cominciare da Aristide, ignorateli! Cioè: fate di testa vostra. Acquisite la conoscenza critica e le basi elementari del giudicare un vino (decine di libri e blog e siti Internet sono a vostra disposizione), ma ricordate sempre che la sola cosa che conta è il vostro gusto (insieme al vostro portafoglio!);
- nel processo di acquisto cercate più che potete, e per quanto vi è possibile, di acquistare il vino in cantina. E' fondamentale stabilire un rapporto con il produttore, soprattutto quando si è agli inizi di questa passione o non si conoscono i vini di quella cantina. Più avanti comprerete il vino dove vi è più comodo ma, come regola generale, cercate di comprare in cantina. Non è solo una questione di prezzi, ma di legare al vino che bevete un volto, una voce, un luogo e, qualche volta, un'emozione;
- se seguirete queste semplici indicazioni, col passare degli anni sentirete sempre meno il bisogno di comprare una guida dei vini (e magari vi unirete anche voi all'esercito dei polemisti sulle guide...!).
Un'ultima cosa. Costruendo il vostro personale percorso di apprendimento sul vino, venite a commentare su Aristide e gli altri wine blog italiani. Non c'è bisogno d'altro: inseritevi nei commenti, proponete argomenti via email, discutiamo liberamente le certezze acquisite nel mondo del vino, leviamo i paraocchi ai tanti tromboni:
"I nuovi artefici del gusto siamo noi.
Il passa parola è diventato una conversazione pubblica, trasportata nei commenti dei blog e nelle recensioni dei clienti, tutto minuziosamente confrontato e misurato.
Le formiche ora hanno dei megafoni."Chris Anderson, The Long Tail (qui il blog)