Francis Boulard, tappa obbligata nello Champagne
Di ritorno dalla Normandia, il lungo viaggio in auto ci ha "costretti" a due "scali tecnici": il primo dei due nello Champagne, esattamente a Cauroy-lés-Hermonville (qui, nella Google Map, a Nord Ovest di Reims) presso la cantina Raymond Boulard, dove Francis Boulard (nella foto qui a fianco mentre ci riceve) tiene le presse e le barrique, mentre il resto della produzione si trova a La Neuville-aux-Larris a Sud Ovest di Reims.
Francis Boulard è anche un "collega": edita da circa un anno un interessante blog sulla propria attività di vigneron, descrivendo una volta alla settimana la situazione in campagna o in cantina. Francis è stato il primo nello Champagne a ricorrere al blog per comunicare la propria attività al pubblico (dal consumatore agli operatori) e oggi il suo blog rappresenta un bel esempio da imitare, insieme al blog di Benoit Tarlant della Champagne Tarlant, tra l'altro ottimo amico di Francis Boulard.
Abbiamo trovato Francis in ottima forma ma un poco preoccupato (come tutti i vigneron della regione) dall'andamento della maturazione delle uve. Alla calura e siccità di luglio, è seguito un agosto molto perturbato, con poco sole, molte piogge e grandine in alcune zone della vasta Champagne. La situazione vede anche la comparsa in alcune zone di botrytis cinerea, una muffa che in questa fase potrebbe compromettere la sanità delle uve. In ogni caso, i blog di Boulard e Tarlant sono delle ottime fonti di informazione sull'evoluzione della maturazione delle uve nello Champagne.
Queste preoccupazioni non hanno certo impedito a Francis di riservarci una cordialissima e assai amichevole accoglienza. Durante la breve visita alla sala delle barrique, Francis ci ha mostrato un interessante versione di botte da 205 litri di origine locale, che un bottaio di Cauroy-lés-Hermonville ha ripreso a produrre per Boulard (nella foto qui a lato, clic per ingrandire).
La breve degustazione, fortemente limitata dalla necessità di riprendere la guida (sigh!), si è concentrata sul Brut Millésimé 2000, ottimo, è sempre uno dei cavalli di battaglia della cantina; il Grand Cru Mailly-Champagne Brut, Pinot Noir al 90% con Chardonnay al 10%, da uno dei terroir Grand-Cru più importanti della zona della Montagna di Reims (assolutamente il preferito di Aristide);
Les Rachais Nature 2001, il simbolo della conversione alla produzione bio-dinamica di Francis Boulard, Chardonnay 100%, non dosé (zucchero residuo inferiore a 3 gr./litro), vinificato con lieviti naturali e indigeni, prodotto da uve provenienti dalla zona del Massif de Saint Thierry. E' uno Champagne prodotto in quantità assai limitata (2.500 bottiglie), molto elegante e complesso, qualche critico lo ha definito addiritura come un vino da meditazione. E' un'esperienza che senz'altro raccomandiamo di provare.
Francis Boulard sarà in Italia abbastanza presto, a Fornovo Taro (PR) alla manifestazione "Vini di Vignaioli" il 5 e 6 novembre prossimi, il salone che raduna i vini naturali di vignaioli italiani e francesi. Altra opportunità per incontrare Francis Boulard sarà il Merano International Wine Festival dal 11 al 13 novembre prossimi.
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Altri riferimenti qui su Aristide:
- Champagne e Spiriti Liberi
- Aristide-10: i dieci migliori vini degustati nel 2005
- Solfiti & Champagne