Germania: i produttori VDP rifiutano i trucioli
La Verband Deutscher Prädikats- und Qualitätsweingüter e.V. (VDP) è un'associazione tedesca che raduna circa 200 produttori di vino di tutto il paese, per dimensioni equivalenti a circa il 3% della superfice vitata tedesca. Lo scopo dichiarato di questo gruppo è quello di realizzare vini di elevata qualità obbligando gli aderenti a darsi standard qualitativi superiori ai requisiti di legge previsti per i vini in Germania. Fondata nel 1910, l'associazione ha vissuto un importante riposizionamento quando nel 1991 ha deciso di adottare unanimemente nuove politiche di produzione e di marketing per tutti gli associati: stringenti regole sulla restrizione delle rese, tecniche di produzione-vinificazione ispirate alla protezione ambientale, l'adozione di una capsula unica in grado di facilitare il riconoscimento di un vino proveniente da un produttore VDP.
Fantascienza rispetto alle italiche vicende? Sentite allora questa.
In una recente assemblea degli associati, la VDP ha espresso chiaramente la sua "... totale opposizione alle nuove procedure enologiche. Truccioli di rovere o aromi aggiunti, attrezzature per la concentrazione o lieviti da organismi geneticamente modificati, non saranno permessi nelle cantine VDP, con l'eccezione di alcuni casi sperimentali sotto stretto controllo e per i quali sarà richiesta un'autorizzazione preventiva".
Il presidente della VDP, Michael Prinz zu Salm, ha definito l'occasione "una giornata storica".
C'è di ché credergli.
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FontI: VDP, Wein-Plus.com