Sovversivi del gusto: quando gli "Hobbit" scendono in campo
Dice Adriano Liloni - chef assai non-conformista (foto qui a lato) della Trattoria Pegaso di Soprazzocco di Gavardo (BS), a due passi sulle colline dietro Salò - che domenica 2 luglio era il compleanno di sua moglie Nadia. Così ha invitato 150 persone sull'Isola del Garda - sede della Villa de Ferrari-Borghese-Cavazza prestigiosa dimora neo-gotica del 1890 - celebrando nel parco della villa, in realtà, due eventi: il compleanno di Nadia e la nascita formale del gruppo dei "Sovversivi del Gusto".
Dice Adriano Liloni - blogger sensibile - d'essere un "troglodita" (che era poi il nick-name che usava nel forum del Gambero Rosso).
In realtà, ai miei occhi, è un vero "Hobbit", del tutto simile agli eroici personaggi scaturiti dalle invenzioni letterarie di J.R.R.Tolkien. Creature simili agli uomini, assai socievoli, semplici, dedite all'agricoltura, amanti del buon bere e ben mangiare e visceralmente attaccate allo loro "Terra di Mezzo", ma con idee semplicemente chiare e, una volta costrette ad abbandonare la loro terra per la grande minaccia che incombeva sui popoli liberi, dotate di grande determinazione.
Così Adriano Liloni si è inconsapevolmente presentato ai 150 fortunati convenuti sull'Isola del Garda, riuscendo nell'impresa di organizzare una festa di "hobbit" su un'isoletta aristocratica, tra musiche celtiche, sontuosi formaggi e salumi, alberi secolari (o barbalberi?), vini di qualità e tanta bella gente.
I "Sovversivi del Gusto" è un'iniziativa che raduna produttori in grado di certificare l'assoluta qualità artigianale dei propri prodotti alimentari o eno-gastronomici, garantendo la tracciabilità, la qualità delle materie prime impiegate, la loro origine e provenienza. Si tratta di artigiani che realizzano tutto in proprio, interessati alla vendita diretta al consumatore per garantire, sostiene Liloni, un risparmio sul prezzo di circa il 30%. La focalizzazione dovrebbe essere fortemente territoriale (Garda bresciano e veneto), anche se l'entusiasmo ha poi radunato sull'Isola del Garda produttori al di fuori di quest'area.
Questo gruppo coordinato dal vulcanico "hobbit" nasce per "contrastare la globalizzazione, le banalizzazioni mediatiche del mondo dell'eno-gastronomia, l'approssimazione e il profitto ad ogni costo". In realtà, cari i miei hobbit, siete dei "capitalisti inconsapevoli", dediti ad una delle forme più raffinate di marketing del nostro tempo, quella che fa leva sulla "segmentazione delle differenze". Voi che difendete un'identità (o la percezione di essa, non importa) avete nei cromosomi la chance per sfuggire all'appiattimento e all'omologazione. Gli individui dotati di differenze nel patrimonio genetico (anomalie, le chiamavano) spesso evolvono e sopravvivono con successo. Proprio grazie alla globalizzazione, potete sviluppare una strategia di marketing inconsapevolmente fondata sulle vostre differenze e la vostra capacità di esaltarle rispetto alla grande industria alimentare. Proprio grazie alla globalizzazione e all'integrazione realizzata da Internet, raggiungerete mercati che le vostre poesie non avrebbero mai consentito. L'amico Terry Hughes, a New York City, USA, senza Internet e i blog lo raggiungevate chissà come e chissà quando.
Questi mercati sono fatti da pochi consumatori, cultori e conoscitori delle specialità eno-gastronomiche più rare, in grado di essere raggiunti sia dalla capillarità della rete che dalle relazioni che nascono a partire dal ristoratore, vero "terminale" che ribalta ai consumatori l'offerta che lui seleziona tra i suoi fornitori.
Risultato:
- raggiungete con costi bassissimi mercati lontani, disponibilissimi anche a pagare un "premio" per ricevere il raro "bagoss" sulle loro tavole ai quattro angoli del pianeta;
- comunicate a costi bassissimi (blog in primis e Internet);
- scavalcate gli intermediari, riducendo da subito i prezzi finali ai consumatori o compensando gli oneri di trasporto a vostro diretto carico;
- realizzate potenziali vendite su mercati finora irrangiungibili con i mezzi tradizionali;
- raggiunto il vostro limite di offerta (le quantità massime che potete produrre senza sacrificare qualità e identità) e al crescere della domanda potreste trovarvi con prezzi in crescita (ma voi non vivete per il profitto, per fortuna...).
Aristide saluta con favore e simpatia la discesa in campo degli hobbit e augura loro ogni bene e fortuna. In definitiva, ne abbiamo tutti un po' bisogno.
Quello che segue è l'elenco dei produttori presenti alla manifestazione (lista tratta dal blog di Adriano Liloni):
- Carlo Zaccaria produttore di grandi risi Biellesi
- Agnese Ricchini produttrice di formaggi Valsabbia (BS)
- Amelia Zappa produttrice formaggi
- Francesco Travaglini (Parco dei buoi) olio e pecorino del Molise
- Azienda agricola San Cassiano olivicoltore di Val d'Illasi (VR)
- Ambra Tiraboschi Cà Lojera produttrice di vino Lugana
- Sergio Delai produttore olio e vino della Valtenesi
- Ermanno Freddi produttore di formaggi della Valsabbia (BS)
- Amerigo Salvadori produttore di "bagoss"
- Massimo Pace produttore di insaccati artigianali
- Fratelli Trevisani produttori vino del Garda bresciano
- Fabio Camoni allevatore allo stato brado basso Garda
- Matilde Poggi produttrice vini Bardolino del Garda
- Piergiovanni Cristiano produttore olio calabro
- Claudio Martelli gourmet distributore di primizie
- Costantino Brescianini "allevatore" di tartufi
- Pino Ratta il grande vecchio del Dolcetto piemontese
- Nadia Verrua Cascina Tavjin Ruche' Piemontese
- Guido Berta Barbera piemontese
- Max Damiani chef del Capoborgo
- Roberto Crescini chef dell'agriturismo Trevisani
- Stefano Perini Azienda Poggiarello (Pc)
- Andreana Burgazzi az. agr. Il Baraccone
- Az.agricola Bettina di Monica Mezzana, Brescia, produttrice di un ottimo crosta fiorita di capra ed un formaggella 5 mesi stagionato.
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Aggiornamento:
qui il post con il video girato durante l'evento dei Sovversivi del Gusto.