WineOutlet: è l'inaugurazione di un nuovo canale di vendita?
Aristide sostiene che l'evoluzione del mercato del vino richiede lo sviluppo di nuovi canali di vendita. Siamo convinti che la dinamica dei "prezzi alti" sia realmente dannosa al mercato nella fascia di prodotti di qualità intermedia, a causa delle inefficienze della distribuzione commerciale o, come preferiamo sostenere, per l'eccesso di passaggi intermedi tra il produttore ed il consumatore.
Questo è un problema che affligge un pò tutti i mercati del nostro paese, dai carburanti ai CD musicali, dalle autovetture alla frutta e verdura: non vediamo come il mercato del vino possa considerarsi esente da tutto ciò.
Inoltre, la crescita dell'interesse dei consumatori verso il vino di qualità non consente a molti produttori di piccole dimensioni di cogliere appieno le opportunità di questo nuovo mercato, un'onda lunga che non è una moda (sic!) ma rappresenta una vera maturazione dei consumatori nei confronti del vino.
L'annuncio dell'apertura di una nuova struttura commerciale ci ha quindi incuriositi: il 13 giugno Wine News dava per imminente l'inaugurazione a Rovereto (TN) di WineOutlet, un outlet enologico che promette ai consumatori "...vino di tutta Italia ad un prezzo estremamente conveniente, perchè non comprensivo dei costi della distribuzione", espressione questa che potrebbe significare uno sconto del 40% sul prezzo finale di acquisto.
Abbiamo "visitato" WineOutlet lo scorso 23 settembre e, come testimoniano le foto qui a fianco, l'apertura richiederà ancora un pò di pazienza (fine settembre? Ottobre?).
L'iniziativa parte da un imprenditore veronese, Massimo Meneghello ("già ideatore del primo portale di riferimento per gli outlet della moda" recita un suo comunicato stampa), già titolare di WebOpportunities, società che gestisce due portali Internet: Bestoutlet.it (outlet e spacci aziendali), WineItaly e WineOutlet (due domini, un solo portale).
Lo spazio che abbiamo visto in via di ultimazione ammonta a circa 1.400 metri quadrati, disposto su due piani (non al piano terreno però, già occupato da un supermercato), dotato di ampio parcheggio, molto vicino al casello autostradale di Rovereto Nord (A22).
Nel modello ideato da Meneghello le aziende produttrici hanno a disposizione uno spazio espositivo per presentarsi direttamente al consumatore. Non manca il bancone delle degustazioni, un'area dedicata all'editoria enogastronomica, una per gli accessori enologici, un ristorante.
Le aziende vinicole già aderenti al progetto (almeno un centinaio, secondo i promotori, che non si sbilanciano sui nomi - ma potete avere qualche indizio usando il motore di ricerca all'interno del sito) hanno fissato un rapporto contrattuale basato sull'affitto di reparto.
Ai nostri lettori "non-professionisti" (il 79,4% secondo l'ultimo sondaggio qui effettuato) suggeriamo la lettura della "rassegna stampa" all'interno del sito: i numerosi omissis sorvolano sul fiume di reazioni negative raccolte tra la gran parte degli operatori di settore (un paio di esempi qui e qui). Potrebbe essere il segnale che l'iniziativa è in qualche modo vista con preoccupazione all'interno della filiera commerciale del vino.
Come potete notare dal secondo articolo citato qui sopra, un'altra iniziativa simile sarebbe in cantiere, per iniziativa di Barone Pizzini, azienda della Franciacorta (Brescia): si chiamerà Symposium Wine Outlet.
Riusciranno queste iniziative a portare un vento di concorrenza nel mercato del vino? Saranno una reale opportunità di "convenienza" per i consumatori e di accesso alternativo al mercato per i piccoli produttori?