Fausto Maculan: lezione sui vini dolci a DolceVi

Fausto Maculan: lezione sui vini dolci a DolceVi

 
 

DolceVI è stato l'evento dedicato ai vini dolci. Ospiti della ormai consolidata sede per eventi enoici di Villa La Favorita a Sarego (VI), questa prima edizione ha visto oltre 2.000 visitatori, tra operatori e consumatori, 170 aziende per quasi 280 vini in degustazione da quattordici regioni italiane: "Un fornito parterre di vini che, prezzo da enoteca, ha raggiunto il valore di 60mila euro, a fronte di un prezzo medio a bottiglia di 25 euro" recita il comunicato stampa ufficiale.

Aristide ha seguito il convegno di sabato 20 ottobre, moderato da Bruno Donati, giornalista e consulente dell'organizzazione. Convegno dall'impegnativo titolo: "E' pieno boom dei vini dolci: come si è certi della qualità?".

Tra tutti i relatori alternatisi al microfono, è stato Fausto Maculan, vignaiolo-enologo in Breganze (VI), esponente di spicco della terza generazione della famiglia proprietaria dell'azienda agricola omonima, che mi ha colpito. Il "padre" del Torcolato - un vino tratto dall'appassimento di Vespaiola, Garganega e Tocai - è un vignaiolo che ha fatto dei vini dolci vero business.

Al contrario di molti suoi colleghi, Maculan produce ben 4 vini da dessert-meditazione: Torcolato, Dindarello, Acininobili, Madoro. Tutti insieme fanno una produzione di 9.425 casse (dati estrapolati dal sito web aziendale), equivalenti a ben 113.100 bottiglie da 750Ml. In un contesto dove quasi tutti vignaioli lamentano di produrre vini dolci "in perdita", Maculan spicca come autentica "mosca bianca".

Per questi motivi, ma non solo, Fausto Maculan è stato protagonista di una vera "lectio magistralis" nel suo intervento a Villa La Favorita: "L’uva è dolce, il vino è secco. Tutti i metodi per far dolce il vino". Seguitelo con attenzione nei 24'36" del video ripreso da Aristide. Fausto Maculan si inoltra con ironia e un tono spesso scanzonato e disincantato verso il centro del problema. E cioè, come spesso sentirete, ci fornirà qualche lampo di luce su certe pratiche disinvolte adottate in tutto il mondo da vignaioli e, soprattutto, enologi, nell'arricchire di zuccheri certi vini.

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